Il Franco vale come l’Euro
Cosa cambia sul confine

L’impennata della valuta svizzera ha enormi ripercussioni sulla nostra economia. Aumenta lo stipendio dei frontalieri, ma le aziende diventano meno competitive.

La decisione della banca centrale elvetica di sganciare il Franco dall’Euro, con la conseguente impennata della valuta elvetica, che ora vale come l’euro (quando fino a stamattina era a 1,2) ha avuto subito notevoli conseguenze sull’economia di frontiera, dallo stipendio dei frontalieri al prezzo della benzina.

In Svizzera oggi sono crollate le vendite al dettaglio a chi acquista in euro: rispetto a ieri i prezzi sono saliti in alcuni casi anche del 30%. In alcuni negozi, infatti, il cambio euro-franco è passato improvvisamente da 1,2 a 0,8.

Aumentato anche il prezzo della benzina, che a questo punto si è allineato a quello italiano. Se la tendenza sarà confermata, rischiano di cadere i presupposti stessi dello sconto benzina per i residenti nella fascia di confine.

Dall’altra parte è prevedibile un incremento degli acquisti in Italia degli svizzeri.

Per quanto riguarda i frontalieri, gli stipendi in franchi oggi sono cresciuti circa del 15%, ma l’apparente beneficio immediato potrebbe tramutarsi in un aspetto negativo, perché l’apprezzamento del franco penalizza tutte quelle imprese svizzere che esportano. Soprattutto quelle di piccole dimensioni rischiano di diventare meno competitive e potrebbero in teoria ridurre la manodopera frontaliera.

Ovviamente tutto dipenderà dall’evoluzione dei mercati finanziari. Alcuni esperti prevedono nei prossimi giorni un assestamento, ma nessuno sa al momento indicare né quando né a che livelli

Su La Provincia di venerdì pagine speciali dedicati alle conseguenze locali del boom del franco

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