Giornata da record, trenta i soccorsi
sulle piste della Valle

Sono stati tutti incidenti fortunatamente non gravi. Una curiosità: più uomini che donne ad avere bisogno.

Se non è un record, ci manca davvero poco. Ma si tratta di un primato che nessuno vorrebbe battere. Nella giornata di ieri, infatti, sono stati in tutto una trentina gli interventi di soccorso tra i cinque comprensori sciistici della nostra provincia. Ai quali vanno aggiunte, in ogni caso, anche le altre richieste di aiuto che sono arrivate dal mattino alla sera. Guardando l’elenco degli interventi, è toccato alle piste di Livigno “l’onore” (se si può usare questo termine in un contesto del genere) aprire i soccorsi agli sciatori impegnati lungo le piste di Valtellina e Valchiavenna, mentre è stato Campodolcino ha “chiudere” la giornata.

Tutti interventi per incidenti non gravi, che si sono conclusi con il codice verde, pochi quelli in codice giallo. Il primo ad aver avuto bisogno d’aiuto è stato un uomo di 35 anni, ieri mattina poco dopo le 10; l’ultimo è stato un altro sciatore di 34 anni poco prima delle 18. Diversi i bambini che sono caduti o hanno avuto problemi sulla neve: una bimba di 9 anni a Valdisotto, uno di 11 a Campodolcino e uno 13 all’Aprica. Qualche difficoltà anche per un ragazzino di 12 anni a Madesimo. In due occasioni è stato mobilitato anche l’elicottero per accelerare i tempi di intervento: prima per un giovane caduto a Madesimo e poi per prestare aiuto a una ragazza a Livigno.

Provando a fare una valutazione di tipo statistico, anche se molto empirica, si può dire che siano stati gli uomini gli sciatori più “distratti” nella giornata di ieri: sono stati più loro, infatti, rispetto alle donne ad avere più bisogno di aiuto. Un’ultima curiosità: uno sciatore di 58 anni è stato il meno giovane a aver avuto bisogno dei soccorritori.

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