Ginecologo accusato di molestie
La sua verità davanti al giudice

Dopo l’arresto della settimana scorsa, quella di oggi segna un’altra tappa importante

nell’inchiesta sui presunti abusi sessuali commessi dal primario ginecologo Domenico

Spellecchia durante le visite all’ospedale di Chiavenna.

Il medico, 54 anni, attualmente ai domiciliari nella sua abitazione di Milano, si presenterà davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. Il medico avrebbe avuto in cura anche alcune donne della provincia di Como, residenti in Alto Lago.

Intanto il dibattito agita il web. I messaggi pubblicati sul profilo di Facebook aumentano di ora in ora e anche i fan sulla pagina sono aumentati, da circa 90 a 170, in pochi giorni. Un gruppo di mamme – almeno una settantina – ha inviato all’avvocato di Spellecchia, Giuseppe Romualdi, il proprio parere – chiaramente positivo – sul medico, soffermandosi sia sulle qualità professionali, sia sulle doti umane. È stata fissata anche una riunione pubblica: si terrà nel pomeriggio di martedì 19 dicembre a Chiavenna.

Si tratta di segnali chiarissimi del gradimento raccolto dal medico in una fetta considerevole di pazienti. Ma ci sono anche post estremamente critici nei confronti dell’ormai ex primario. Nessuno mette in dubbio la sua professionalità, ma le modalità di lavoro utilizzate nelle visite sono oggetto di commenti negativi.

Sono firma da donne che non hanno timori ed esprimono pubblicamente il proprio punto di vista. C’è anche chi sostiene di essersi rivolta all’ospedale per cambiare ginecologo.

Alcune delle donne che hanno scritto su Facebook potrebbero essere nell’elenco delle pazienti che gli inquirenti hanno intenzione di ascoltare per raccogliere altri elementi utili alle indagini. Dal vicequestore Carlo Bartelli è arrivato, nei giorni scorsi, un invito a farsi avanti rivolto a eventuali altre donne «che potrebbero avere qualcosa da dire e magari finora non lo hanno fatto per vergogna, paura del giudizio degli altri o per qualsiasi altro motivo».

L’avvocato Romualdi non dà alcuna anticipazione sulla sua linea difensiva e non dice neanche se chiederà la revoca della misura cautelare. «Posso solo confermare la circostanza, peraltro emersa anche da alcuni articoli di cronaca sui giornali, che sono molti gli attestati di stima per il mio assistito - dice il legale - Anche io ne sono stato sommerso: me ne sono arrivati a centinaia, non a decine. E tutti di donne che sperano di averlo in sala operatoria. Ricordo anche di querele a carico di Spellecchia a me ne risulta soltanto una. Delle donne filmate durante le indagini, non mi pare che una sola abbia sporto querela. L’unica querelante non è stata filmata».

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