Gigi, il giorno del dolore
L’hanno trovato gli amici

Perticato, il corpo del titolare della gelateria recuperato l’altra sera. I funerali fissati domani alle 15 a Seregno, nella chiesa di Santa Valeria

Nell’acqua buia tra i riflessi diafani, con la luce artificiale di alcuni sub a illuminare il buio della Moregallo immersa, a Mandello del Lario. Qui, a 84 metri di profondità, nel lago di Lecco, tra il tramonto e la sera di martedì, è stato individuato il corpo senza vita di Luigi Tonoli, ancora con l’attrezzatura completa con cui si era immerso circa 36 ore prima, nella mattinata di lunedì. Dopo le giornate di angoscia, quelle del dolore, per una situazione già prima del ritrovamento disperata, in cui, nonostante tutto, almeno i familiari hanno provato a sperare che l’impossibile fosse possibile.

Tonoli, per tutti Gigi, l’artigiano 53enne di Gelatilandia, l’attività da lui gestita per 19 anni in via Stoppani, a Perticato di Mariano, potrebbe essere morto in seguito ad un malore o ad una complicazione. Sulle cause ha provato a far luce l’autopsia disposta dal pm Silvia Zannini, eseguita ieri dall’anatomopatologo Paolo Tricomi, lo stesso medico che martedì sera ha effettuato l’esame esterno del cadavere.

Gigi è stato recuperato in località Moregge da alcuni appassionati di immersione subacquea come lui, impegnati in una discesa nelle stesse acque in cui è morto, tra suggestivi pareti e affascinanti rottami di auto arrugginite. Il mare sotto casa per tantissimi subacquei, scesi in questo caso a una profondità che, se fosse un’altezza, eguaglierebbe il quadrante dell’orologio del Big Ben, la celebre torre di Londra.

LEGGETE l’ampio servizio su LA PROVINCIA di GIOVEDÌ 18 giugno 2015

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