Fucilate all’autovelox di via Volta
«Tutti condannino questo gesto»

Chiavenna, Della Bitta: «Certe prese di posizione non hanno aiutato, le sanzioni sono in calo». L’opposizione: «Questione mal gestita, ma fortemente contrari ai vandalismi».

«Ci auguriamo una ferma condanna dell’accaduto da parte di tutti. Certe prese di posizione avvenute recentemente non hanno aiutato. Lo confermiamo, il numero delle sanzioni sta radicalmente diminuendo». La richiesta del sindaco Luca Della Bitta è generica, ma è rivolta al gruppo di minoranza “Ho A Cuore Chiavenna”, che solo dieci giorni fa aveva criticato non tanto l’autovelox quanto le modalità di gestione dello stesso impianto collocato il 12 agosto in via Volta.

Da allora una valanga di multe, migliaia di euro sborsati dagli automobilisti e anche una fila di punti persi sulla patente. Fino all’episodio gravissimo di mercoledì sera, quando una mano ignota ha imbracciato il fucile e ha deciso che l’impianto andava spento. Impallinandolo. Anche il vicesindaco Davide Trussoni aveva chiamato in causa la minoranza nelle ore immediatamente successive all’episodio.

Minoranza che ora non ci sta e chiarisce la sua posizione: «Non riteniamo utile rispondere alle parole di sindaco e vicesindaco in merito alla questione autovelox, mal gestita – spiegano dal gruppo guidato da Giovanna Panzeri –, poiché pare un tentativo di spostare responsabilità e focus del problema. Abbiamo già espresso, speriamo in modo chiaro, legittimo e corretto, la nostra posizione in un precedente comunicato, nonché nell’interrogazione che successivamente abbiamo presentato all’amministrazione. Ovviamente condanniamo fermamente ogni atto di vandalismo». Intanto proseguono le indagini a tutto campo per dare un nome all’autore del grave gesto. La chiave di tutto sono le immagini catturate dalle telecamere. Ma non solo da quelle dell’impianto di rilevazione della velocità un attimo prima di essere distrutto e che potrebbero indirizzare le indagini nella direzione giusta.

Un ruolo fondamentale lo riveste l’orario rilevato dallo stesso impianto al momento dello spegnimento. Orario che servirà a controllare anche altri sistemi di video-sorveglianza presenti nelle zone limitrofe: «Invitiamo l’autore di questo gesto a farsi avanti e ad assumersi le proprie responsabilità - conclude il sindaco -. Non siamo nel far west e in un sistema democratico ci sono altri modi per esprimere il dissenso. La violenza non è tra questi».

I danni all’impianto sono ingenti. Si parla di alcune migliaia di euro. Questi i danni diretti, perché poi ci sono quelli indiretti, vale a dire quelli che sono derivanti dai mancati introiti per lo spegnimento dell’autovelox. Il Comune di Chiavenna ha già contattato la ditta che ha fornito telecamere e rilevatore di velocità per rimetterlo in funzione quanto prima. Ci vorranno, comunque, alcuni giorni.

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