Frana di Argegno, scatta l’allarme
«Con le piogge rischio nuovi crolli»

Il sindaco De Angeli lancia un ultimatum all’Anas: «Basta aspettare, subito l’appalto

«Non ne possiamo più del semaforo», sbotta il sindaco Roberto De Angeli, che ieri ha lanciato un ultimatum - «l’ultimo della serie», ci tiene a rimarcare - per la frana che dall’alba del 10 settembre obbliga ogni giorno pendolari, imprese e residenti (la stagione turistica è terminata lo scorso fine settimana) ad attese estenuanti, spesso accompagnate da post al vetriolo pubblicati in tempo reale sui social network.

Ieri il primo cittadino mulinava in aria la Pec - Posta Elettronica Certificata - la seconda della serie inviata ad Anas e per conoscenza al prefetto Bruno Corda qualche settimana fa, rimasta per ora senza risposta da parta dell’ente proprietario della litoranea occidentale del lago. Nella missiva ad Anas si chiede o meglio si chiedeva conferma - visto il tempo trascorso - «che il termine fissato per il completamento dei lavori di ricostruzione e messa in sicurezza definitiva a monte della statale 340 sia febbraio 2018».

Rabbia e amarezza

È evidente che Anas non potrà rispettare scadenza, anche perché a ieri pomeriggio - sul sito istituzionale di Anas - non risultava pubblicato alcun bando di gara relativo ad Argegno ed alla statale Regina.

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