Fontana: «Dobbiamo chiudere tutto»
Conte: «Datemi i dettagli»

Il presidente della Lombardia: «Non possiamo andare avanti con questi aumenti di contagi, non possiamo permettercelo»

«Abbiamo chiesto la chiusura di tutto, non possiamo andare avanti con questi aumenti di contagi, non possiamo permettercelo». È quanto ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana intervenuto in diretta a Italia7Gold. Fontana ha chiesto che rimangano aperte solo «tutte le attività considerate essenziali per continuare la vita ordinaria, dalla catena alimentare all’energia ai rifiuti, e quelle attività imprenditoriali collegate a catene mondiali da cui non possono distaccarsi altrimenti ne avrebbero danni eccessivi».

Sulla chiusura totale, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte è possibilista. «Siamo disponibili a introdurre misure più restrittive per la Lombardia e altre regioni che lo dovessero chiedere? Ieri c’è stata una videoconferenza: ho dato mandato al ministro Speranza di sollecitare il governatore Fontana a formalizzare le richieste motivandole. Siamo in attesa di ricevere quelle richieste. Non c’è nessuna chiusura verso misure più restrittive». Lo dice il premier Giuseppe Conte. «Siamo disponibili a seguire l’evolversi della curva epidemiologica e le richieste che dovessero pervenire».

Ecco che cos’altro ha detto il premier dopo il Consiglio dei ministri di mercoledì 11 marzo.

NUOVO DECRETO CON AIUTI PER 25 MILIARDI DA VENERDÌ

«Abbiamo appena deliberato lo stanziamento di una somma straordinaria: 25 miliardi consapevoli delle difficoltà che il Paese sta affrontando per questa emergenza».Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine del Consiglio dei ministri.«Ieri con il Consiglio europeo era anche in collegamento Lagarde: grandi riconoscimenti e aperture sul fatto che è necessaria maggiore liquidità e tutti gli strumenti per far fronte a questa emergenza»

«Tecnicamente è un’autorizzazione del Parlamento a stanziare fino a 20 miliardi in termini di indebitamento, 25 mld in termini di stanziamento. Il livello di deficit dipende da quanto effettivamente sarà impiegato. La prima misura impiegherà la metà di queste risorse, l’utilizzo dell’altra metà dipenderà anche da eventuali risorse europee. E’ ancora presto dire il livello di deficit che verrà raggiunto».

AIUTI AI LAVORATORI

Nel decreto ci sarà «una Cassa integrazione speciale che va a tutelare tutti i lavoratori indipendentemente dal settore a cui appartengono». Lo dice il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

SUPER COMMISSARIO

«Sul commissario l’ho detto anche ieri alle forze di opposizione: c’è la disponibilità del governo e mia personale a potenziare la macchina organizzativa. Sicuramente lo spazio in questo momento dove bisogna agire in modo efficace, coordinato ed efficiente è quello delle acquisizioni e distribuzioni delle forniture di apparecchiature di terapia intensiva e dispositivi di protezione individuale. E’ mia intenzione, come detto all’opposizione, nominare una persona che possa coordinare meglio questo. Lo faremo prestissimo». Lo dice il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. «Bisogna rafforzare le filiere produttive italiane», aggiunge. «Sarebbe un errore in questo momento avocare a livello centrale i poteri delle Regioni, quando la sanità è in mano alle Regioni». Lo dice il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi rispondendo alla domanda sulla nomina di un commissario governativo per l’emergenza.

AIUTI DALL’EUROPA

«Nel corso del Consiglio Ue è emersa nelle conclusioni finali una formula che avevo anticipato, ’dobbiamo fare tutto quello che è necessario con tutti gli strumenti a disposizione. Non posso dire «eurobond sì o no» ma c’è la disponibilità a valutare tutti gli strumenti necessari».

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