Esce per “cacciare” i Pokemon
Denunciato un trentenne

Coronavirus, controlli e maxi sanzioni. E tra le scuse usate anche quella del gioco virtuale

«Buongiorno, lei ha l’autocertificazione con il motivo per cui si trova in giro per strada?». «Certo, ecco: sto cercando i Pokemon». Di tutte le spiegazioni strane raccolte in questi giorni dalle forze di polizia impegnate a far rispettare ai comaschi il divieto a uscire di casa senza un valido motivo, quella formalizzata nero su bianco da un uomo di 31 anni ai carabinieri di Como le batte sicuramente tutte.

Il controllo risale alla tarda mattinata di domenica a San Fermo. Una pattuglia della radiomobile vede un uomo aggirarsi nella zona di via Roma con un tablet e decide di procedere a un controllo. Scoprendo così che di rientro verso casa, dopo aver accompagnato la figlia a casa, il trentunenne si era fermato a dar la caccia ai Pokemon, utilizzando l’applicazione-gioco del suo tablet. Scontata la denuncia per non aver rispettato un ordine delle autorità, che comporterà una sanzione fino a 206 euro. Nonostante il numero dei morti con coronavirus stia aumentando esponenzialmente sempre più in questi giorni, c’è chi evidentemente non ha compreso l’importanza del rispetto dei divieti del decreto del presidente del consiglio dei ministri. I carabinieri forestali, ieri pomeriggio, sono intervenuti su segnalazione di alcune persone che denunciavano la presenza di un partecipato barbecue all’aperto nella zona del Baradello. Quando i carabinieri sono arrivati, hanno trovato la brace ancora calda ma i partecipanti al banchetto si erano già dileguati.

Due le denunce fatte dagli agenti della Polfer di Como. Uno alla stazione di Como Lago, dove un uomo di 56 anni di Milano, ha riferito ai poliziotti di trovarsi sul Lario per «fare una passeggiata». La seconda denuncia per un ragazzo fermato a San Giovanni sempre dalla Polfer, pure lui venuto in città senza alcun motivo valido. Infine la polizia locale di Erba nella giornata di ieri ha proceduto a denunciare quattro persone. Si tratta di cittadini italiani, residenti nell’Erbese, di età compresa tra i 50 e i 70 che si erano dati appuntamento per una bevuta in compagnia in piazza Padania. Per tutti loro denuncia scontata e contravvenzione in arrivo.

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