Ergastolo a Brivio
Il fratello della vittima
«Mio padre piange ancora»
(le interviste)

Romeo Molteni, fratello dell’architetto ucciso, commenta la sentenza della Corte d’Assise

«Mio padre, tutti i giorni, piangendo mi dice: “El me bagaj al ghe più. El me bagaj l’è là suta tera e gli olter en fora”». Romeo Molteni, il fratello dell’architetto ucciso a Carugo, sceglie il dialetto per commentare la sentenza di condanna dell’uomo ritenuto essere il mandante e a quello accusato di essere tra gli esecutori materiali dell’omicidio. Nessuna parola di vendetta, nessuna dichiarazione di “felicità” per la sentenza, solo quelle parole del padre «che tutti i giorni» ripete: «Mio figlio non c’è più, mio figlio è sotto terra mentre gli altri sono fuori». Fratello e padre erano assistiti dall’avvocato Ivana Anomali, che parla di «sentenza giusta».

Il procuratore, Nicola Piacente, sceglie le parole con sobrietà: «La sentenza - dice - è la conferma di una prova granitica raccolta grazie all’ottimo lavoro dei carabinieri e della polizia giudiziaria coordinati dal collega Pasquale Addesso. Una prova - prosegue - che ha passato il vaglio di almeno quattro giudizi. Obiettivamente non c’erano ipotesi alternative che potessero portare un dubbio sulla responsabilità degli imputati nell’omicidio».

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