Erba, una via per il podestà Airoldi
La figlia del partigiano dice sì

Il vicesindaco Erica Rivolta: «al di là delle sue idee politiche fu un protagonista assoluto della vita cittadina»

Dalla Lega a Forza Italia, passando per i gruppi di centrodestra che siedono tra le fila della minoranza, l’appello dello scenografo Ezio Frigerio ha colto nel segno.

Dopo pubblicazione di un suo editoriale sulla prima pagina de La Provincia, l’ipotesi di dedicare una via ad Alberto Airoldi conta una nutrita schiera di sostenitori. Sul fronte della Lega è di particolare interesse l’opinione del vicesindaco Erica Rivolta: il padre della senatrice è stato partigiano e amico di Giancarlo Puecher, di certo era molto distante dalle posizioni dell’Airoldi. Rivolta è cresciuta in una cultura antifascista, ma ha fatto i conti con il passato.

«Al di là delle sue posizioni e delle sue scelte politiche, Airoldi è stato il protagonista indiscusso di una stagione esaltante di rinascita culturale per la città: ha costruito e animato per anni il Licinium, è stato un raffinato poeta dialettale e un uomo di lettere. La proposta di Frigerio è assolutamente condivisibile».

Tra i più entusiasti ci sono i forzisti. «Sono completamente d’accordo - dice il capogruppo Giorgio Zappa - mi sembra un’ottima idea da portare avanti». Sulla stessa linea il presidente del consiglio Matteo Redaelli: «Valuterei anche l’intitolazione della biblioteca; Airoldi era un uomo di cultura».

Anche Franco Brusadelli, consigliere di Forza Italia ed ex assessore alla cultura, non ha dubbi. «Sono favorevole. I miei genitori e i miei parenti mi hanno sempre detto che il podestà Airoldi ha fatto molto bene alla città. Guardiamo alla persona, non alla figura politica». Un invito che arriva anche dal capogruppo del Buonsenso Mario Muscari.

Le prime proposte per ricordare Airoldi a Erba nei servizi pubblicati nell’edizione de La Provincia in edicola domani, venerdì 5 luglio

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