Erba, troppo rumore di notte
Proteste per i lavori in stazione

I residenti di piazza Padania e via Pascoli e l’intervento di Ferrovienord sulla Milano-Asso. Che terminerà solo a fine marzo 2020

L’unica alternativa praticabile - si fa per dire - è quella di lavorare di giorno per portare a termine l’intervento da quasi 18 milioni sulla linea ferroviaria Milano-Asso. Una ipotesi che comporterebbe l’interruzione della circolazione ferroviaria e lo spostamento di migliaia di pendolari sui pullman con ulteriori ritardi. Così da ottobre 2019 i residenti nelle vicinanze della stazione di Erba - in particolare chi vive in piazza Padania e via Pascoli - devono fare i conti con il cantiere di Ferrovienord che lavora dalle 22 alle 6. Con buona pace per il silenzio nella zona e per il sonno di molti. Ma nelle ultime notti tra gennaio e inizio febbraio 2020 i rumori devono essere ancora più fastidiosi se molti hanno segnalato il problema al Comune che ha deciso di incaricare un funzionario dei Lavori pubblici per seguire la vicenda. Che, come detto, non permette soluzioni alternative praticabili vista la complessità dell’intervento che consiste nella manutenzione straordinaria dei binari.

Un lavoro che durerà fino a tutto marzo 2020, e il centro strategico delle operazioni è proprio l’area ferroviaria vicina alla stazione di Erba. Qui si carica e scarica quanto necessario al cantiere, tutti possono vedere la zona illuminata a giorno nelle ore notturne. Difficile anche non sentire i rumori, soprattutto per chi abita nelle vicinanze. L’ufficio lavori pubblici ha assicurato attenzione ai problemi segnalati e garantito di monitorare l’attività del cantiere che - evidentemente - deve comunque essere compatibile con il riposo delle persone. «Segnalateci tutti i problemi, siamo in contatto diretto con i responsabili dei lavori che termineranno entro fine marzo 2020. Speriamo che possano finire prima per la serenità di tutti - assicurano in municipio a Erba - Di certo c’è che una volta terminato il cantiere non ci saranno più i rumori nella notte».

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