Erba, mercato con i vigilantes
Pagati dagli ambulanti

Oltre agli agenti della polizia locale, anche quattro componenti dei Volontari del Lario impegnati a fare rispettare le norme anti Covid

Il Comune ha messo in campo cinque agenti della polizia locale, i 138 ambulanti hanno assoldato quattro vigilantes. I controlli sono stati capillari, ma ne è valsa la pena: dopo settimane di turnover e di polemiche, culminate con lo sciopero del 4 giugno, il mercato di Erba è tornato finalmente al completo giovedì 11 giugno. In piazza, nonostante le nuvole minacciose, si sono presentate centinaia di persone. «Due settimane fa - ricorda Luciana Stefanoni - ci sono stati troppi assembramenti. Settimana scorsa non fa testo perché gli ambulanti hanno tenuto chiuso per protesta, ora va molto meglio: sono tornati tutti ma la polizia locale ha fatto rispettare le distanze. C’è più spazio per passare». Finalmente, osserva Donato Ancarola, «si respira e si riesce a camminare in sicurezza. Due settimane fa era tutto più ristretto, nonostante ci fosse solo la metà dei banchi, e c’erano persone a passeggio - magari con i passeggini - che non erano interessate ai banchi: oggi vedo solo clienti che sono qui per fare compere». Come sempre, al di là delle normative, il fattore determinante è il comportamento delle persone. «La disposizione dei banchi conta fino a un certo punto - dice Nicoletta Galimberti, che è tornata in piazza per la prima volta dall’inizio della pandemia - perché puoi distanziare fin che vuoi ma se poi le persone si accalcano non è una mossa felice. Sta tutto al buon senso della gente». Dal buon senso si fa guidare Natalia Perchyk. «I banchi mi sembrano ben disposti - dice - in ogni caso io tengo le distanze dagli altri per precauzione. Non mi sono fatta spaventare particolarmente dal Covid-19, nessuna paranoia, ma allo stesso tempo sono convinta che sia importante rispettare le regole: così possiamo vivere più tranquilli». Del resto per affrontare la fase due una minima percentuale di rischio va messa in conto. «Il mercato va bene così - dice Giuseppe Origgi - è giusto far partecipare tutti gli ambulanti. Non si possono escludere tutti i rischi, bisogna semplicemente prendere tutte le precauzioni possibili: il mercato che ho visto oggi mi sembra ben disposto, il distanziamento è rispettato». Ad accogliere i primi ambulanti in piazza c’era il vicesindaco Erica Rivolta, che ha seguito fin dall’inizio (insieme al sindaco Veronica Airoldi) una pratica molto delicata. «Ho girato tutto il mercato - dice - e mi sembra che la soluzione trovata oggi sia ottimale. Abbiamo fatto tutti i controlli possibili, gli ambulanti hanno rispettato le indicazioni della polizia locale. Non ho visto assembramenti, anche i clienti sono stati rispettosi: tutti avevano la mascherina». Bastava insomma restringere un po’ l’ampiezza dei banchi per far stare tutti nella sede storica del mercato, rispettando alla lettera le normative di Regione Lombardia che prevede un metro di distanza fra i banchi. «L’organizzazione così funziona bene - dice Giulio Castagna, storico ambulante e rappresentante di Confcommercio Como - abbiamo anche chiamato i Volontari del Lario di Fino Mornasco per garantire la sicurezza: il servizio, che si somma ai controlli della polizia locale, è stato pagato da noi ambulanti e ci ha aiutati a evitare qualsiasi problema di assembramento. A questo punto speriamo proprio che il problema-mercato sia risolto, una volta per tutte».

(Luca Meneghel)

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