Erba, l’ultimo sms di Elia
«Piango di felicità»

Nel messaggio all’amica poco prima della tragedia confidava la stanchezza, ma anche la gioia per l’impresa

«Sono stanchissimo, ma prima mi sono messo a piangere per quanto sono felice».

Nel messaggio scritto il pomeriggio del 4 agosto poco prima dell’incidente sul Monte Bianco che gli è costato la vita, il giovane alpinista Elia Baraldi ha racchiuso tutta l’emozione di essere lì, tra quelle nuvole che sembravano irraggiungibili.

Le sue amiche non hanno dubbi: se può valere come consolazione per coloro che gli volevano bene, Elia se ne è andato «facendo ciò che più amava al mondo e cercando di realizzare il suo sogno».

Dopo aver chiarito la dinamica della tragedia, scandita da una frana che ha travolto il diciannovenne sulla cresta di Brouillard facendolo volare per un dislivello di 800 metri, è il tempo delle lacrime. La morte del ragazzo ha lasciato senza parole la città di Erba, che si è stretta intorno alla famiglia Baraldi, ma se c’è qualcuno che vuole parlare sono i suoi amici più cari, perché il ricordo di Elia non si riduca a quel volo fatale.

Elena Vaccaro è amica di Baraldi dai tempi delle medie. «La sua passione per la montagna - racconta Elena - è sempre stata nota a tutti, così come quella per la fotografia. Ciò che ricordo con più dolcezza ora è l’ultimo messaggio che mi ha scritto prima della tragedia, anche perché scalare il Monte Bianco è sempre stato il suo sogno. Domenica pomeriggio gli ho chiesto come stesse, mi ha risposto: “Sono stanchissimo, ma prima mi sono messo a piangere per quanto sono felice”».

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