Erba, la campagna anti Covid
Vaccini per 540 ospedalieri

Le prime 90 dosi al Fatebenefratelli. Adesioni al 99 per cento

Adesso c’è una luce in fondo al tunnel. Nei giorni in cui si parla di terza ondata e di un possibile ritorno della Lombardia in zona rossa, l’ospedale Fatebenefratelli ha avviato la campagna di vaccinazioni contro il Covid-19. Lunedì 11 gennaio Asst Lariana ha consegnato alla struttura erbese 270 dosi targate BioNTech-Pfizer, l’inoculazione è partita dal pronto soccorso. «Questa è una giornata importante per l’ospedale - dice il direttore di struttura Damiano Rivolta - e l’adesione massiccia da parte del personale testimonia un grande senso di responsabilità». La campagna è partita dal pronto soccorso, la zona in cui medici e infermieri entrano in contatto con i pazienti più a rischio. Nel pomeriggio sono state vaccinate 90 persone tra medici, infermieri e operatori. «La prossima settimana - continua Rivolta - attendiamo altre 270 dosi per completare la copertura di tutto l’ospedale». Per tutti arriverà poi la seconda dose del vaccino a tre settimane di distanza dalla prima. Ora Pierpaolo Maggioni, direttore sanitario, vede davvero una luce in fondo al tunnel. «Anche se lontana, si vede. Le preadesioni alla vaccinazione da parte del personale sono intorno al 99 per cento, vuol dire che potenzialmente nel giro di tre settimane avremo operatori coperti e al sicuro. È stata una bella partenza». Ats ha dato la possibilità all’ospedale di vaccinare anche il personale non dipendente: i liberi professionisti che collaborano con la struttura, gli operatori della ditta di pulizie che si muovono quotidianamente nei reparti. «Per noi - ricorda Maggioni - il vaccino rappresenta davvero la speranza di un ritorno all’attività ordinaria, alla possibilità di dare risposte a 360 gradi all’utenza». Tra i primi a ricevere la dose BioNTech-Pfizer c’era il primario del pronto soccorso, Gerardo Foglia; insieme a lui, decine di medici, infermieri e operatori che da mesi cercano di curare i pazienti colpiti dal SARS-CoV-2. «Sono emozionato e onorato all’idea di essere fra i primi a usufruire di un’arma che speriamo sconfiggerà il Covid - racconta Foglia - e sopratutto di aver ricevuto il vaccino insieme a tanti colleghi medici e infermieri. Così potremo continuare ad aiutare le persone che hanno bisogno, e possiamo preservare dal contagio i nostri cari». Per il responsabile del pronto soccorso, nessun timore. «Da medico ho assoluta fiducia nella scienza e nel suo sviluppo. È interesse universale debellare questo virus per porre fine a una brutta e maledetta pandemia. Questi vaccini a Rna sono sicuri, non contengono il virus attenuato, hanno superato tutte le fasi di controllo». La speranza è che nei prossimi mesi nessuno si tiri indietro. «Per raggiungere l’immunità di gregge è necessario avere una copertura intorno al 70-80 per cento della popolazione totale».

(Luca Meneghel)

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