Mezzegra, la commemorazione del duce
Saluto romano per il “presente” a Giulino

A Dongo qualche attimo di tensione a cerimonia finita

Se a Dongo i nostalgici presenti hanno battuto il pugno sul petto più volte, davanti ai cancelli di Villa Belmonte hanno esibito il saluto romano al “presente” nel luogo dove sono fucilati Benito Mussolini e Claretta Petacci.

La commemorazione del 28 aprile 1945 slittata a una uggiosa domenica 8 maggio è iniziata a Dongo con la deposizione delle rose rosse sulla balaustra del lungolago dove si vedono ancora i fori dei proiettili sparati ai gerarchi fascisti dal plotone di esecuzione.Questo il primo dei due appuntamenti organizzati dall’associazione Nicollini.

Subito dopo il corteo si è trasferito a Giulino di Mezzegra per partecipare alla messa e per commemorare Benito Mussolini e Claretta Petacci prima con una messa e poi con il ricordo davanti ai cancelli di Villa Belmonte.

A Dongo era presente, come annunciato, anche una folta rappresentanza dell’Anpi che aveva chiesto senza successo di annullare la commemorazione. Numerose anche le bandiere dei sindacati.

Solo al termine della manifestazione sul lungolago ci sono stati attimi di tensione quando un gruppo di giovani ha cercato di raggiungere la zona della balaustra ormai senza persone. I carabinieri presenti hanno subito riportato la calma, contenendo la protesta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA