Covid: restrizioni prorogate
Zona arancione il 9 e 10 gennaio

Queste le ipotesi a cui sta lavorando il governo dopo la crescita dei contagi: resta il limite di due ospiti a casa

Il governo potrebbe decidere di prorogare alcune delle restrizioni anti Covid anche oltre il 6 gennaio. L’ipotesi è quella di un provvedimento ponte tra il 7 e il 15 gennaio, ovvero tra la data di scadenza del decreto natalizio e quella dell’ultimo Dpcm. si esclude che tale provvedimento contenga misure che saranno applicate a livello nazionale, aldilà del sistema delle fasce.

Nel week-end del 9 e 10 gennaio in tutta Italia saranno in vigore le misure previste per la zona arancione: tra queste, le chiusure di bar e ristoranti anche a pranzo, ma aperti solo per la vendita da asporto. La misura, già prevista nel decreto natalizio in scadenza il 6 gennaio, sarebbe prorogata fino al 15 del mese.

Si ipotizza anche la proroga del divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici, minori di 14 anni esclusi.

Dal 7 gennaio e fino al 15, data di scadenza dell’ultimo dpcm, viene consentito lo spostamento tra le Regioni solo per ragioni di necessità. Sono queste alcune delle ipotesi emerse nel vertice tra il premier Giuseppe Conte, i capidelegazione di maggioranza, il ministro Francesco Boccia e membri del Cts.

L’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità lo aveva evidenziato: ci sono diverse Regioni che rischiano di non tornare in zona gialla allo scadere delle misure anti-contagio. Nell’ultimo monitoraggio del 2020, infatti, gli esperti sottolineavano che Veneto, Liguria e Calabria avessero un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel valore inferiore e Basilicata, Lombardia e Puglia lo superassero nel valore medio. Ragion per cui l’Iss aveva suggerito di prorogare le severe regole di mitigazione dell’epidemia anche oltre il periodo delle festività.

Il governo avrebbe accolto la raccomandazione e starebbe quindi ragionando sul mantenimento di una linea più rigorosa. E, come anticipato, l’idea più plausibile è quella di prorogare su tutto il territorio nazionale (quindi anche le Regioni che torneranno alla fascia gialla) alcune delle restrizioni che sono state applicate tra Natale e Capodanno. In primis la chiusura di bar e ristoranti. Ma anche alcuni limiti agli spostamenti: potrebbe restare in vigore il blocco dei confini regionali, ad esempio, oppure si continuerebbe a mantenere il divieto di uscire dal proprio Comune se non per comprovate esigenze. Resterebbe comunque la possibilità di andare a trovare amici e parenti.

Per il momento non si parla che di eventualità. Ma è certo che sembra sempre più lontana quella riapertura che doveva riguardare anche altre attività, chiuse da ben prima dell’entrata in vigore del decreto Natale. Quindi palestre e piscine, ma anche cinema e teatri.

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