Covid: mozione di sfiducia
contro il presidente Fontana

In Consiglio regionale è stata firmata da tutte le forze di opposizione tranne Italia Viva

È stata depositata ufficialmente questa mattina, venerdì 28 agosto, a Palazzo Pirelli la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Il documento finale di 8 pagine, che è stato firmato da tutte le forze di opposizione (Pd, M5S, Civici, Azione e +Europa) tranne Italia Viva, fa riferimento alla gestione dell’emergenza Coronavirus da parte della Regione, dal caso della mancata zona rossa nella Bergamasca alla «inquietante e triste pagina pagina» delle Rsa, dall’apertura dell’Ospedale Covid alla Fiera di Milano dove i pazienti ospitati «sono stati poco più di una decina» all’«inspiegabile ritardo» nelle forniture di mascherine e altri dispositivi di protezione individuale, fino all’affidamento diretto e senza gara alla multinazionale Diasorin della realizzazione dei test sierologici. Nessun accenno, invece, rispetto a quanto era stato comunicato a luglio, alla vicenda dei camici che ha coinvolto il governatore lombardo.

L’ultimo a firmare, dopo un compromesso - a quanto si apprende - tra i vari gruppi e diverse modifiche, è stato il consigliere radicale Michele Usuelli, che inizialmente aveva espresso dei dubbi sul testo proposto dai 5 Stelle, chiedendo delle integrazioni. L’unica a sfilarsi nella minoranza è stata invece la renziana Patrizia Baffi, che già a luglio aveva spiegato di non condividere «un modus operandi fatto di processi sommari». La mozione per chiedere le dimissioni di Fontana sarà discussa nella prima seduta utile dopo la pausa estiva, probabilmente già l’8 o il 10 settembre.

Non si è fatta attendere la reazione della maggioranza. «Dopo aver comodamente atteso il rientro dalle ferie le opposizioni hanno presentato una mozione di sfiducia che non ha raccolto consenso unanime neppure tra le varie componenti della minoranza. Un atto ridicolo e incomprensibile, col solo scopo di ottenere qualche titolo di giornale», dichiarano in una nota congiunta i capigruppo di maggioranza al Consiglio regionale della Lombardia Roberto Anelli (Lega), Gianluca Comazzi (Forza Italia), Franco Lucente (Fratelli d’Italia), Luca Del Gobbo (Noi con l’Italia), Manfredi Palmeri (Energie per l’Italia), Giacomo Basaglia Cosentino (Lombardia Ideale), Viviana Beccalossi (Misto).

«I consiglieri del Pd e del M5S - prosegue la nota - farebbero meglio a condannare l’operato del Governo, che in questi mesi ha gestito l’emergenza in maniera disastrosa. A pochi giorni dalla riapertura delle scuole mancano linee guida precise, la linea schizofrenica tenuta nei confronti delle discoteche ha causato danni enormi, migliaia di partite Iva non hanno ancora ricevuto i finanziamenti promessi. Per questo - aggiungono - i consiglieri di maggioranza presenteranno una mozione di sfiducia al Governo Conte: se i lombardi e gli italiani sono in ginocchio la colpa non è certo del presidente Fontana, ma di un esecutivo che fin dal primo giorno si è mostrato incapace di gestire questa emergenza».

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