Corrido, spiati con il drone
Poi il furto in una casa

«Lo abbiamo visto sorvolare un paio di settimane prima, ma chi andava a pensare una cosa simile»

Ha dell’incredibile quanto accaduto in paese, in via per Carlazzo, a due passi dal cimitero. Già perché il furto all’interno di una delle due dimore che formano un’elegante e curata villa bifamiliare ha alle spalle un retroscena che, qualora trovassero conferma durante le indagini dei carabinieri i sospetti più che fondati di Elisa Bettini e del marito Alessandro (di loro proprietà l’abitazione in cui è avvenuto il furto), aprirebbe nuovi ed inquietanti scenari rispetto ad un tema sentito come quello delle razzie in case e appartamenti.

«Due settimane prima del furto, un drone ha sorvolato la nostra casa. Sembrava volesse immortalarla con cura dall’alto, cercando di catturare ogni dettaglio. Tanto che mio marito ha esclamato: “Ma guarda un po’, ci stanno spiando!” - racconta la padrona di casa -. C’era una persona che governava il drone a distanza di sicurezza. Lì per lì non ci abbiamo fatto caso. Poi, dopo il furto, abbiamo ricostruito i nostri spostamenti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA