Coronavirus in Ticino
I positivi sono 1165
Chiusi Bizzarone e Gandria

Enormi disagi per i frontalieri.Transiti in dogana calati del 70%

Nel giorno dei 226 nuovi contagi in Canton Ticino (che portano il totale a 1165 casi con 48 decessi) e delle fortissime frizioni sull’asse Bellinzona-Berna («I nostri provvedimenti restano in vigore», ha chiosato nel tardo pomeriggio il ministro ticinese Norman Gobbi), la Svizzera blinda ulteriormente i confini, chiudendo altri 3 valichi tra Ticino e Lombardia.

Per il Comasco, lo stop interessa dalle 23 di ieri due dogane “di peso” quanto a numero di frontalieri in transito: Brusata che ha come omologa Bizzarone e Gandria, la dirimpettaia di Oria Valsolda. Per Brusata sarà stop totale al traffico, mentre Gandria da questa mattina sarà percorribile dalle 5 alle 20. Evidenti i disagi per i frontalieri, nonostante l’Amministrazione federale delle Dogane, nella nota fatta pervenire alle 16 di ieri, abbia fatto sapere che «il traffico ai valichi è diminuito di oltre il 70% rispetto al mese precedente».

In totale resteranno aperti 5 valichi di confine (maggiori) tra Ticino e Italia. A Brogeda vengono create corsie speciali per i frontalieri che lavorano nella sanità ticinese o “esercitano professioni di pari importanza”. Analogo discorso per il trasporto di merci importanti (materiale sanitario, generi alimentari). Se Gandria chiusa dopo le 20 (e con Arogno cioè la Valmara anch’essa chiusa) significa per i frontalieri del Porlezzese, dell’Alta Val d’Intelvi e della Val Cavargna in particolare un’ora e mezza più di strada, lo stop al transito a Brusata rappresenta un’autentica mazzata per i frontalieri che ogni giorno transitano da Bizzarone, tenendo anche conto della chiusura di via per San Fermo. «Non è il momento delle polemiche, vista l’emergenza sanitaria in atto, ma assistiamo all’ennesima decisione presa unilateralmente. Noi paghiamo anche lo scotto di via per San Fermo chiusa. Si vogliono evitare le code e si chiudono i valichi, concentrando le auto dei frontalieri su cinque grandi valichi. Un evidente controsenso».

Sempre in tema di dogane, Berna ieri a precisa domanda ha risposto: «Chiusura completa delle frontiere? Al momento il problema non si pone. I frontalieri possono continuare a venire in Svizzera». Ieri è stata una giornata particolarmente complessa nei rapporti tra Bellinzona e Berna. Ad innescare la miccia ci ha pensato il direttore dell’Ufficio federale di Giustizia, Martin Dumermuth, che ha parlato di «provvedimenti ticinesi contrari al diritto federale».

Il riferimento è al “tutto chiuso” o quasi (in primis cantieri e industrie) deciso da Bellinzona. Pronta, come detto, la replica di Norman Gobbi e al momento nessuna ulteriore restrizione per i frontalieri. In Svizzera, i casi di Coronavirus hanno toccato quota 8060 (+1046 rispetto a ieri) con 66 decessi confermati.

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