«Como unita a Lecco
Guzzetti ha ragione»
Anche la Lega ci sta

Il deputato Molteni: «Favorevole alla fusione. Però siamo sicuri che i lecchesi vogliano tornare con noi? L’ideale sarebbe restare soli, votando no al referendum»

Como

«Se dovesse passare la scellerata riforma costituzionale voluta dal Pd, il male minore per il nostro territorio sarebbe l’unione con Lecco».

La Lega, attraverso le parole del suo rappresentante comasco più autorevole, il deputato Nicola Molteni, sposa l’idea di un nuovo ente che tenga insieme Como e Lecco, in vista del possibile superamento delle Province e della nascita dei nuovi enti di “area vasta”.

Molteni parte proprio dalla netta contrarietà al nuovo assetto delineato dalla legge Delrio: «Il dibattito di queste settimane nasce da due idee del Pd, una più sbagliata dell’altra. Hanno fatto un pasticcio, prima con una legge che avrebbe dovuto cancellare le Province e invece ci ha solo tolto il diritto di eleggere i nostri rappresentanti. Ora proseguono con una riforma che va nella direzione opposta rispetto alla valorizzazione delle autonomie locali. Le aree vaste al momento sono qualcosa di ambiguo ed equivoco, non se ne conoscono funzioni e competenze».

«Ha fatto bene il presidente Maroni - sottolinea Molteni - ad anticipare il confronto sui possibili accorpamenti, ma ricordo che le fusioni saranno stabilite con una legge nazionale. Io mi auguro che dai cittadini arrivi una bocciatura, nel referendum del prossimo ottobre, così resteremmo con la Provincia di Como così come l’abbiamo sempre conosciuta. Sarebbe l’ideale».

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