Como turistica divisa
sullo chef Borghese
«Assurdo dire di no»

L’assessore Butti contro la Camera di Commercio. E la collega con delega al Turismo richiama la produzione: «Ci facciano avere una proposta con le loro richieste»

Non è andato giù all’assessore al Commercio Marco Butti il «no» della Camera di Commercio alla produzione di “Quattro ristoranti”, il programma di Alessandro Borghese trasmesso su Sky e in chiaro, che voleva girare due puntate nel Comasco. E attacca duramente il delegato al Turismo Andrea Camesasca che aveva giustificato il diniego dicendo: «Finora i dati delle presenze ci premiano e vuol dire che abbiamo fatto bene. Anche nel marketing. Gli stranieri sfiorano l’80% dei turisti e una trasmissione come questa non servirebbe». Parole che hanno fatto saltare Butti sulla sedia. «Non è possibile - commenta - farsi scappare a priori un’opportunità come questa di promozione televisiva, mediatica e sui social che avrebbe potuto avere ricadute molto positive sul nostro territorio. Forse sarebbe stato opportuno fare più squadra e regia sul territorio. Borghese ha un grande seguito e lo dicono i numeri». Cerca di buttare acqua sul fuoco la collega con delega al Turismo Simona Rossotti: «Ho parlato oggi (ieri, ndr) con il produttore di “Quattro ristoranti” perché volevo capire e fare un approfondimento. Mi ha garantito che avrebbe inviato una mail con le loro richieste al territorio. In seguito sarà mia cura condividere il percorso con l’assessore Butti, la giunta e con i partner con cui operiamo in questo settore come Camera di Commercio e Provincia. Il Comune di Como, rispetto alle produzioni, finora ha messo a disposizione posteggi e spazi pubblici e, salvo valutazioni diverse, la nostra disponibilità sarà la stessa già adottata». Tra l’altro, da quanto trapela, la produzione avrebbe chiesto 24 camere (per lo chef e per tecnici, autori, eccetera).

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