Como, inchiesta patenti facili
Perizie grafiche sui quiz

Compilati dai candidati o dal direttore della Motorizzazione? Incaricato un consulente tecnico esperto di grafia. Si indaga ancora sui soldi

Como

Sono più o meno un centinaio i camionisti “appiedati” in conseguenza dell’indagine avviata dalla Procura di Como su un presunto giro di compravendita di certificazioni professionali alla Motorizzazione.

La polizia stradale, che lavora su delega del sostituto procuratore Massimo Astori, ha sequestrato decine di quiz archiviati negli schedari della sede di via Tentorio. Si tratta dei test che altrettanti camionisti e “padroncini” hanno sostenuto per ottenere il cosiddetto Adr, cioè il certificato di formazione professionale necessario per poter procedere al trasporto di “merci pericolose”, documento al centro dell’indagine, così come la cosiddette “Carta di qualificazione del conducente”, per il trasporto di cose o persone, da rinnovarsi ogni cinque anni.

La polizia ha eseguito sequestri fino al 2014, cioè fino a tre anni or sono, il che significa che il numero dei camionisti “appiedati” in attesa del completamento degli accertamenti rischia di crescere. Ma cosa va accertato? Occorre verificare che i test conservati in Motorizzazione siano stati effettivamente compilati in aula dai candidati, e non già completati dal direttore dell’ufficio, quell’Antonio Pisoni, 60enne di Olgiate Olona, in carcere dallo scorso 23 maggio con l’accusa - tra le altre - di avere compilato le verifiche scritte lasciate in bianco dai candidati che provenivano dalle tre autoscuole “amiche”.

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