Como, De Andrè, Buona Novella
Musica e recitazione
nella chiesa di Sant’Agata

Sabato spettacolo con Marco Belcastro e Christian Poggioni, ricordando il cantautore

Un evento laico che intreccia musica e parole. Sabato11 novembre alle 21 nella chiesa di Sant’Agata a Como Marco Belcastro e Christian Poggioni proporranno un’interpretazione di “Buona Novella”, quarto album di Fabrizio De André basato sul racconto della vita di Gesù.

Belcastro, musicista di professione, canterà le dieci canzoni del disco con l’aiuto della chitarra. Poggioni, regista, interprete e produttore di spettacoli teatrali, intratterrà il pubblico tramite la recitazione di passi e pensieri dello stesso cantautore. I due hanno già collaborato in passato per la realizzazione di spettacoli simili. «De André ha scritto i brani dell’album in pieno Sessantotto - spiega Belcastro - e ha considerato proprio Gesù Cristo come il più grande rivoluzionario della storia. La Buona Novella mette in paragone lo spirito di rivolta respirato a fine anni Sessanta e il desiderio di uguaglianza già espresso da Cristo secoli prima. I testi prendono spunto dai vangeli apocrifi, non riconosciuti come autentici dalla Chiesa, ma carichi di particolari curiosi su episodi della vita di Gesù. Ritengo che questo sia uno dei migliori album mai scritti da De André, per la profondità dei messaggi comunicati. Durante la serata cercherò di riadattare tutte le canzoni a modo mio, senza ridurmi a un’imitazione di un vero e proprio maestro della musica italiana. L’unico strumento a mia disposizione, oltre alla voce, sarà la chitarra».

L’evento nella chiesa di Sant’Agata sarà a ingresso libero. «Ci aspettiamo spettatori di tutte le età - aggiunge il musicista - la poesia di Fabrizio De André raggiunge giovani e meno giovani. Ogni volta che inizio a suonare o cantare uno dei suoi brani in pubblico, mi stupiscono il silenzio e l’ascolto. L’ammirazione nei confronti di uno dei cantanti più originali e profondi nel panorama artistico italiano travalica i confini del tempo. La sua esperienza è ormai diventata una fonte di ispirazione autorevole per tutti gli amanti della nostra cultura musicale».
Federico Spinelli

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