«Chi legge avrà vissuto 5 mila anni»
Il ricordo di Umberto Eco

La rete ricorda il grande scrittore ed intellettuale morto venerdì sera a 84 anni. Quello che salta più agli occhi è la quantità di messaggi lasciata da gente qualunque, lettori e studenti formatisi sui suoi libri, che postano alcune citazioni

Nato ad Alessandria il 5 gennaio del 1932, Umberto eco è deceduto alle 22,30 di venedì 19 febbraio nella sua abitazione all’età di 84 anni. Tra i suoi maggiori successi letterari «Il nome della rosa» del 1980, che ispirò il film di Jean-Jacques Annaud e «Il pendolo di Foucault» (1988).

Il suo ultimo libro critica al giornalismo, «Numero zero» è stato pubblicato lo scorso anno da Bompiani. Oltre che di romanzi di successo internazionale, nella sua lunga carriera Eco è stato autore di numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia.

Profondo cordoglio per la scomparsa di Umberto Eco è stato espresso ai familiari dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. «Esempio straordinario di intellettuale europeo, univa una intelligenza unica del passato a una inesauribile capacità di anticipare il futuro», sottolinea Renzi che con lui si era intrattenuto a Milano, a Expo, lo scorso giugno assieme al Presidente francese Francois Hollande, proprio sui temi della identità europea, dell’innovazione scientifica, della memoria e della lotta contro l’intolleranza. «Una perdita enorme per la cultura, cui mancherà la sua scrittura e voce, il suo pensiero acuto e vivo, la sua umanità», conclude il presidente del consiglio.

ella sua ultima intervista Eco spiegava l’addio a quella che chiamava «Mondazzoli» per prendere La nave di Teseo varata da Elisabetta Sgarbi, nel suo ultimo tweet, datato lo scorso novembre, Umberto Eco scriveva «c’è un ritorno al cartaceo, il giornale non sparirà almeno per gli anni che mi è consentito di vivere». E proprio i social, che nei mesi scorsi aveva criticato, stanno celebrando il grande intellettuale. Tra i primi la Bompiani: «Lutto per la cultura, ci lascia Umberto Eco: Siamo addolorati». Giovanna Melandri, tra gli altri, aggiunge: «Che tristezza la notizia della morte di Umberto Eco. Un grandissimo intellettuale e scrittore, una persona unica e speciale. Mancherà tanto». Anche la cantante Noemi affida le sue sensazioni ai social scrivendo: «Una parte della nostra cultura e letteratura. Ora tocca a noi. Saremo capaci di raccontarci così bene agli Italiani di domani?». «È mancato un grande italiano» nota Ivan Scalfarotto. Ma quello che salta più agli occhi è la quantità di messaggi lasciata da gente qualunque, lettori e studenti formatisi sui suoi libri, che ricordano Eco postando alcune citazioni. La più ricordata è quella che forse meglio rappresenta il motivo per cui uno scrittore non certo facile sia oggi ricordato come una rockstar: «Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni».

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