Casinò di Campione
Protesta al Pirellone

Un centinaio di dipendenti della casa da gioco fallita si sono riuniti davanti alla sede della Regione

Circa un centinaio di dipendenti del Casinò di Campione d’Italia si sono radunati in presidio davanti al Pirellone per protestare contro la chiusura della Casa di Gioco, la cui società di gestione è stata dichiarata fallita la scorsa settimana. «Siamo qui per manifestare il forte disagio di Campione dopo il fallimento e la chiusura del casinò, che porta a 500 licenziamenti, oltre a un danno per tutta comunità», ha spiegato Giovane Fagone della segreteria Cgil di Como. «Chiederemo alla Regione un intervento diretto per fare riaprire la casa da gioco; chiederemo anche garanzie dei livelli di occupazione attuali con le condizione salariali attuali», ha aggiunto Fagone. «Non entriamo nel merito della sentenza - ha aggiunto Angelo Cassani, segretario regionale di Libersind Confsal - ma un conto è l’istanza di fallimento altro è il lavoro. Il Casinò è una struttura che garantisce reddito alla comunità e deve essere riaperto nel più breve tempo possibile», ha concluso.

Il Consiglio Regionale della Lombardia «esprime solidarietà rispetto alla situazione che si sta vivendo a Campione di Italia». Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, aprendo i lavori dell’Aula che oggi discute la manovra di assestamento bilancio 2018-2020.

«Come istituzione regionale - ha aggiunto Fermi - oggi stesso solleciteremo il Ministero dell’Interno e il Ministero delle Finanze perché prendano i necessari provvedimenti, consapevoli che più si allungano i tempi, più l’utenza inevitabilmente si indirizzerà stabilmente su altre strutture da gioco a danno di Campione».

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