Casinò di Campione
Sindacati perplessi
dal piano anti-fallimento

D’Aquaro sui lavoratori della casa da gioco. «Stanno facendo sacrifici economici da ormai 5 anni»

«Credo di poter dire che negli ultimi cinque anni i lavoratori della casa da gioco abbiano dato tanto: due anni di contratto di solidarietà e ora, la scadenza è a febbraio, una riduzione di orario di lavoro con conseguente taglio dello stipendio. Per questo penso che non si possa chiedere loro ulteriori sacrifici se non ce ne sono da parte delle altre componenti del tessuto sociale». Così Giuseppe D’Aquaro, per la Fisacat Cisl di Varese e Como.

«Da parte dei dipendenti del Comune non manca certo il senso di responsabilità, ma è evidente che ci bisogna essere chiari con il personale. Con il prefetto si era arrivati a definire degli intenti, da quello che è emerso dall’incontro di oggi la situazione è tutta da decifrare». Questa la valutazione di Vincenzo Falanga, Uil Fpl del lario, dopo i due incontri di ieri con il sindaco Roberto Salmoiraghi, uno al mattino e l’altro nel tardo pomeriggio, inframmezzati dall’assemblea pubblica nel salone delle feste della casa da gioco.

Preoccupazione, attesa, ma anche una certa diffidenza sono le linee guida delle rappresentanze sindacali delle due componenti del sistema Campione: quella dei lavoratori del casinò che da tempo si vedono decurtato lo stipendio, e quelli del Comune la cui busta paga (a parte il ritardo accumulato negli ultimi mesi dello scorso anno nel pagamento) nelle intenzioni del sindaco Salmoiraghi verranno tagliate del venti per cento già a partire dal mese di febbraio.

Ma a complicare la situazione ci sono le dichiarazioni rese dal sindaco agli organi di informazioni. «Ha parlato anche di possibili tagli al personale . conclude Falanga - ma questo a noi non è stato mai detto».

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