Calciatrice scomparsa nel lago
Le ricerche ancora senza esito

Musso: da ieri mattina in azione un apparecchio dei Vigili del fuoco che scende fino a 300 metri. Stop in serata, questa mattina si ricomincia

Un’altra giornata di intense ricerche, stavolta con anche con l’impiego di una sofisticata apparecchiatura robotizzata in grado di scandagliare il fondale fino alle massime profondità, ma di Florijana Ismaili, la ventiquattrenne calciatrice della nazionale svizzera inghiottita dalle acque sabato pomeriggio, ancora nessuna traccia. Le ricerche sono state interrotte in serata.

Arrivato sul posto in tarda mattinata, il “rov” è un aparrecchio che può arrivare a una profondità di 300 metri; permette di indagare i fondali e la caratteristica che lo contraddistingue da altri strumenti di ispezione subacquea è la capacità di essere perfettamente pilotato dalla superficie. Ieri le ricerche, condizionate anche da un temporale pomeridiano, si sono orientate dapprima al largo e verso Dongo , poi in direzione Pianello, ma le correnti profonde potrebbero aver trascinato lontano il corpo della giovane. I Vigili del Fuoco di Dongo e di Como stanno facendo davvero il possibile mentre alle operazioni stanno assistendo anche i familiari della sfortunata ragazza, ospiti di una struttura ricettiva di Dongo.

I particolari su La Provincia di martedì 2 luglio

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