Caglio verso il commissariamento
Sono rimasti solo 5 consiglieri su 10

La scomparsa di De Bortoli complica ancora di più l’ingarbugliata situazione in municipio

Sembra essere giunta al capolinea la non lunga esperienza dell’amministrazione capitanata da Gaetano Losapio a Caglio, entrata in carica quasi due anni fa il 27 maggio 2019. La lista unica ha da subito perso delle pedine importanti passando anche da un rimpasto di giunta. Tutto fa supporre che si andrà verso il commissariamento con voto a settembre. Mercoledì 19 maggio il gruppo ha perso Giuseppe “Peppo” De Bortoli, 79 anni, deceduto in ospedale dove era ricoverato per una serie di controlli. Il segretario comunale considerando la presenza a questo punto solo di cinque consiglieri più il sindaco ha deciso di annullare il consiglio comunale previsto per la sera di venerdì 21 maggio. La decisione ora passa nelle mani del prefetto Andrea Polichettima c’è già uno dei cinque consiglieri che non intende rimanere. Se dovesse dimettersi come annunciato, non ci sarebbero più dubbi e il commissario diventerebbe una certezza. L’amministrazione cagliese pensa già al voto: «il nostro segretario comunale ha annullato il consiglio e ci ha detto di non sentirsi di avallare la seduta – spiega il sindaco Gaetano Losapio- Si è quindi chiesto un parere al prefetto anche se il segretario non sembra ottimista». La materia è piuttosto complessa e anche la Prefettura di Como è al lavoro in stretto contatto con il ministero per trovare una parola definitiva alla vicenda piuttosto ingarbugliata. In pratica la lista unica che si è presentate alle ultime elezioni ha visto dimettersi quattro persone. In meno di due anni dei 10 consiglieri eletti sono rimasti in sei oltre al sindaco. La scomparsa di De Bortoli ha portato i consiglieri a 5 più il sindaco; da qui il dilemma sul numero legale e la legittimità dell’azione amministrativa. Venerdì 21 maggio la giornata è trascorsa tra le consultazioni delle leggi e i contatti tra Prefettura e ministero oltre che con il municipio di Caglio. Ma una parola definitiva potrebbe arrivare dall’ex vicesindaco Roberto Masciadri che ha già deciso di dimettersi, non ritenendo di poter votare il bilancio consuntivo: «Non garantirò il numero per far proseguire l’amministrazione, per me è giusto che si vada a votare a settembre. Aspettiamo cosa dice il prefetto, ma non intendo restare in consiglio». Se decidesse di passare dalle parole ai fatti non ci sarebbero più dubbi sull’arrivo del commissario e del ritorno alle urne dopo appena due anni di mandato.

(Giovanni Cristiani)

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