Buzzi, il record, la gioia
poi lo schianto contro la diga

Il campione lariano di motonautica morto dopo l’impresa sulla Montecarlo-Venezia. Con lui l’amico Nicolini e il tecnico olandese Hoorn

Il pluricampione di motonautica Fabio Buzzi, 76 anni, il pilota e amico Luca Nicolini, 57, entrambi residenti a Oggiono, e il Leader Customer Management Marine della Fpt Industrial, azienda del gruppo Fiat che si occupa di motori per applicazione marine, da sempre partner dell’impresa di Buzzi, l’olandese (ma residente in Svizzera) Erik Hoorn, sono morti a Venezia schiantandosi contro una diga con una potente imbarcazione offshore con cui stavano tentando il record sulla tratta Montecarlo-Venezia.

Ferito il quarto componente dell’equipaggio, il lecchese Mario Invernizzi, 57 anni, ora in ospedale: non è in pericolo di vita.

Invernizzi si è salvato perché al momento dell’impatto non era più assicurato alla poltrona dell’imbarcazione con le cinture di sicurezza: ormai in vista dell’arrivo, si era slegato per raggiungere la parte posteriore del natante e prendere le borse, in vista di scendere. L’impatto l’ha scaraventato in acqua: protetto dal casco e con il giubbotto di salvataggio addosso, l’imprenditore lecchese è riuscito a raggiungere a nuoto uno scoglio e a chiedere aiuto.

Il bolide di Buzzi, leggenda della motonautica, amministratore delegato di FB Design di Annone che aveva fondato nel 1971, è finito a forte velocità contro la “lunata” del Lido, ovvero una diga frangiflutti, fatta di grossi massi calati sul fondale e costruita a protezione delle opere del Mose, a sud della diga di San Nicolò.

L’impatto è stato tale, come hanno riferito alcuni testimoni, che la barca ha saltato completamente la “lunata”, e, impennandosi, è finita in acqua dalla parte opposta dalla diga, inabissandosi.

Lo scafo era partito da Montecarlo verso le 11 del mattino di lunedì - nella traversata è prevista una sosta, a cronometri fermi per il rifornimento carburante, che si è svolta a Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria - e stava per arrivare al traguardo quando è avvenuto l’incidente.

Buzzi ha di fatto battuto il suo stesso record sul percorso: 18 ore e 30 minuti contro 22 ore e 5 minuti stabilito nel 2016, “bruciando” il precedente di Mario Invernizzi, 22 ore e 13 minuti, del 2011. Ma qualcosa è andato storto nell’ultimo tratto di navigazione, e c’è stato lo schianto.

Pluricampione mondiale, Buzzi aveva stabilito nel marzo 2018 il record assoluto di velocità nella motonautica, raggiungendo in tre punti della prova i 277,5 km/h, pari a quasi 150 nodi.

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