Boom delle “case vacanze”
Le regole per evitare sorprese

Dalle condizioni igieniche alle polizze, dagli impianti in regola fino all’arredo: ecco cosa guardare per non trovare spiacevoli sorprese

Trascorrere le ferie in una “casa vacanze” rappresenta una delle scelte che vanno per la maggiore in questa estate post lockdown: possibilità nelle vicinanze della propria residenza; prezzi competitivi rispetto a alberghi e B&B, in un periodo colpito da «Casse» e poche ferie a disposizione, son alcuni dei motivi che hanno spinto in alto le richieste di case in affitto. Si tratta di case e appartamenti dati in locazione ai turisti, senza prestazione di alcun servizio di tipo alberghiero, ma con obbligo di recapito referente ospiti, per una permanenza minima di tre giorni e massima di novanta giorni.

«Questa tendenza richiede però attenzione per agire in sicurezza sul web, fin dal momento della ricerca e prenotazione, per garantirsi un’estate serena e sicura da tutti i punti di vista, con poche e semplici regole da applicare in fase di ricerca e prenotazione dell’alloggio – consiglia Mina Busi, di Adiconsum –. Le case e gli appartamenti per vacanze devono essere conformi alle prescrizioni edilizie e igienico-sanitarie previste dai regolamenti comunali. Qualsiasi contratto di locazione, compresi quelli turistici, deve essere scritto, anche se dura pochi giorni». Non esiste una tariffazione standard o tariffe «a forbice» per località e servizi per case vacanze. Il versamento è vincolato alle regole sulla tracciabilità.

L’inquilino ha il diritto di pretendere che la casa per le vacanze sia in condizione di ospitarlo senza disagi. Pertanto, l’arredo e il funzionamento di elettrodomestici e di impianti e la presenza di corredi (per esempio pentole e stoviglie) devono essere adeguati al bisogno.

«Se il cliente ha inviato un anticipo senza poter visitare la casa per le vacanze, le promesse del proprietario (vista, distanze dal centro o da impianti, presenza di posto auto…) sono proposte contrattuali che vanno onorate, se contenute nel testo dell’annuncio e particolarmente se fatte davanti a testimoni. In mancanza, si può chiedere la restituzione dell’anticipo versato a titolo di caparra e anche eventuali danni, oppure una riduzione del canone. Nel contratto andrebbe specificato chiaramente se gli impianti sono “a norma” e, se non lo sono, andrebbe richiesta una precisa liberatoria da parte dell’inquilino (che comunque non mette al riparo da responsabilità il proprietario, in caso di incidenti)» spiega Adiconsum.

«Come ogni attività umana, purtroppo, anche il mercato delle case vacanze può nascondere insidie e truffe: consigliamo a tutti di seguire le poche e semplici regole che elenchiamo e, nel caso, di fare riferimento agli uffici Adiconsum», chiarisce Busi.

Ecco le 11 regole per evitare problemi:

- confronta i prezzi se il canone è troppo basso potrebbe rivelare dei disagi, il prezzo deve essere adeguato;

- verifica le immagini ( utilizzare un motore di ricerca web di immagini su cui caricare le foto presenti nell’annuncio e controllare che non si tratti di foto da repertorio ma di scatti di una casa reale);

- chiedi la descrizione completa e dettagliata dell’immobile;

- contatta l’inserzionista via chat (chiedere informazioni e foto aggiuntive sull’immobile e approfondire con una chiacchierata chiedendo il numero di telefono);

- controlla quali servizi include e la lettura delle utenze per la ripartizione delle spese di consumo;

- verifica che l’immobile sia coperto da polizza;

- incontro con l’inserzionista (in modo da verificare che tutto sia regolare, incontrare ove possibile l’inserzionista per una visita della casa e per consegnare l’importo dovuto di persona);

- non inviare mai documenti personali;

- effettua pagamenti solo tramite metodi tracciabili;

- se si verifica un guasto che rende inutilizzabile l’alloggio hai diritto al risarcimento;

- lascia l’appartamento in ordine.

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