Bollette e benzina
«Settore turismo
il primo a rischio»

Rincari Marchesini (Coldiretti) chiede regole precise per il post emergenza: «Non freniamo gli stranieri»

Guerra in Ucraina, aumento del costo dei carburanti, gli strascichi dell’emergenza sanitaria, un clima di paura e incertezza generalizzate che rischiano di riverberarsi, ancora una volta, sul comparto turistico già provato da due anni di pandemia, in particolare per quanto riguarda le presenze straniere.

Cosa fare

E allora per provare quantomeno a fare chiarezza nel post pandemia e prima delle festività pasquali, la presidente provinciale di Coldiretti Silvia Marchesini sottolinea la necessità di avere fin da subito un quadro di regole precise.

Un intervento il suo basato sull’analisi fatta dall’associazione di categoria sui dati 2021 relativi al turismo internazionale resi noti dalla Banca d’Italia secondo cui sei stranieri su dieci (58%) l’anno scorso hanno dovuto rinunciare a venire in Italia provocando un buco di 22,5 miliardi di euro nel bilancio turistico rispetto al 2019, seppure in presenza di una leggera ripresa rispetto al 2020, con un aumento del 2,7% del numero di viaggiatori che hanno attraversato la frontiera per una spesa in aumento però del 25%.

Una situazione che ha pagato in prima persona anche la provincia di Sondrio, con Valtellina e Valchiavenna che di fatto, già all’inizio dello scorso anno, hanno dovuto rinunciare alla stagione invernale con la chiusura degli impianti sciistici, mentre solo in estate si sono allentate le restrizioni per molti viaggiatori esteri.

«Il quadro evidenzia la necessità di definire con urgenza le regole post emergenza - dice Marchesini - per evitare di perdere arrivi soprattutto dall’estero in vista della Pasqua, preparando così la partenza della stagione estiva».

L’assenza di stranieri in Italia e in provincia di Sondrio, in particolare, grava sull’ospitalità turistica delle mete non solo sciistiche che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché i visitatori da Paesi europei hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa.

I settori

Non solo. Ad essere penalizzati fin qui sono stati anche gli agriturismi, centoventi circa le strutture presenti in provincia di Sondrio, dove gli stranieri in alcune regioni secondo Campagna amica rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti: la loro presenza è particolarmente incisiva anche nelle strutture di Valtellina e Valchiavenna.

«La mancanza di vacanzieri si trasferisce a valanga sull’insieme dell’economia per le mancate spese per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Il cibo infatti - conclude Coldiretti Sondrio - è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche».

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