Battello contro la diga
Sequestrata la motonave

Fascicolo aperto dalla Procura per naufragio colposo e violazione delle norme sulla sicurezza della navigazione

Como

La Procura di Como ha disposto il sequestro della motonave Bisbino, protagonista mercoledì scorso dell’incidente costato danni per decine (più probabilmente centinaia) di migliaia di euro alla diga foranea, ad almeno un motoscafo privato colato a picco, ai pontili gestiti dalla Como Servizi Urbani, e che ha provocato il ferimento di tre passeggeri (una donna ha riportato una frattura e prognosi di ben 25 giorni).

Nella giornata di ieri gli agenti della polizia provinciale hanno provveduto a mettere i sigilli al battello. Nello stesso tempo il pubblico ministero Giuseppe Rose e il procuratore Nicola Piacente hanno aperto un fascicolo d’inchiesta ipotizzando i reati di naufragio colposo e di inosservanza delle norme sulla sicurezza della navigazione.

Si tratta del primo atto formale di un’inchiesta che dovrà stabilire non solo le cause dell’incidente, ma anche - e soprattutto - le eventuali responsabilità.

Le prime informazioni raccolte dagli agenti della polizia provinciale nel corso dell’intervento, nel tardo pomeriggio di mercoledì poco dopo l’impatto contro la diga foranea, sembravano concordi nell’imputare la causa dell’incidente a un guasto tecnico. Il Bisbino era di rientro a Como e avrebbe dovuto approdare al pontile 4, quello ai lati di piazza Cavour e in prossimità della biglietteria della Navigazione. Il comandante del battello stava effettuando la manovra di accostamento, quando il propulsore di sinistra della motonave si sarebbe bloccato. Il motore, anziché obbedire ai comandi, sarebbe rimasto sul “marcia avanti” impedendo così al battello non solo di fermarsi al pontile ma anche di manovrare correttamente. Tanto da causare una rotta del tutto anomala per il Bisbino, che ha iniziato a puntare la diga foranea, andando nella direzione opposta a quella dell’approdo.

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