Apre il nuovo supermarket
Timori per il traffico ad Erba

Mercoledì l’inaugurazione alla Malpensata. Si sta per completare anche la rotatoria provvisoria ma il vero nodo rimangono le code al passaggio a livello

In queste ore l’area della Malpensata è tutta un cantiere, con decine di persone all’opera per terminare una rotatoria provvisoria in via Volontari della Libertà e le finiture all’interno e all’esterno della struttura.

È partito infatti il conto alla rovescia per il taglio del nastro del supermercato Iperal, la struttura del gruppo valtellinese che andrà a sommarsi al piccolo punto vendita già esistente in via Volta: il taglio del nastro è in programma per mercoledì 18 novembre alle 17, la mattina seguente le porte apriranno ai primi clienti.

Ieri mattina il sindaco Marcella Tili, che ha ricevuto l’invito per l’inaugurazione insieme agli altri colleghi amministratori, ha effettuato un sopralluogo. «I lavori termineranno per tempo. Ricordo che abbiamo anche realizzato una rotonda, in questo caso definitiva, più a nord all’incrocio tra via Volontari della Libertà e via Marconi».

La rotatoria provvisoria verrà invece sostituita da una struttura definitiva a pochi metri dall’entrata del liceo Galilei, con un ponte sul Lambro che consentirà alle automobili di arrivare nella parallela via Carducci per meglio smistare il traffico: l’opera, a essere ottimisti, non si vedrà però prima del 2016 inoltrato. Al di là delle rotonde, il grosso problema della Malpensata resta in ogni caso la presenza del passaggio a livello in corso 25 Aprile, a poche decine di metri dall’entrata di Iperal.

«Da poche ore - dice la Tili - in via Valassina è stato montato un segnale luminoso già funzionante, che avverte gli automobilisti in arrivo a Erba se le sbarre sono abbassate: in questo modo chi è alla guida può prendere per tempo una strada alternativa».

Il progetto a lungo termine, in ogni caso, «resta la chiusura del passaggio a livello con la realizzazione di un sottopassaggio. Ci sto lavorando insieme alla Regione Lombardia: la realizzazione dell’opera è molto costosa, ma non disperiamo di riuscire a trovare i fondi necessari».

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