A 16 anni sogna di fare il contadino
No al motorino, sì all’Apecar

Cavallasca, Pietro Agostinelli coltiva un orto grande come un campo di calcio. «In paese non c’è un fruttivendolo, voglio provare a vendere i miei prodotti»

Dallo scorso inverno lavora alla coltivazione di un orto grande come un campo da calcio, che ora sta fornendo prodotti a go go.

Artefice dell’orto da record è Pietro Agostinelli, 16 anni, al secondo anno della scuola della Fondazione Minoprio. Complice il corso di studi, non gli mancano le conoscenze di base, ma per il resto è tutto merito del suo smisurato amore per la natura.

Una passione che cresce a vista d’occhio, anche come dimensioni dell’appezzamento: «L’anno scorso avevo fatto una prova con un orto di 200 metri quadrati, quest’anno è di 700 metri quadrati».Con intraprendenza degna di un imprenditore agricolo navigato, l’aspirante giardiniere ha le idee chiare su come mettere a frutto, anche in termini economici, il mega-orto. «In paese non c’è un fruttivendolo, per cui il progetto è provare a commercializzare, anche passando casa per casa, la verdura e gli ortaggi del mio orto. Il passo successivo sarà vendere i prodotti realizzati dalla trasformazione delle eccedenze in conserve, appoggiandomi all’azienda agricola di mia zia».

E per il compleanno, niente motorino: si è fatto regalare un Apecar per muoversi agevolmente nei campi

© RIPRODUZIONE RISERVATA