«Noi agricoltori, custodi del territorio in ostaggio della fauna selvatica»

Un numero di esemplari non più sopportabile, danni che aumentano, così come gli incidenti, a fronte invece di indennizzi «ridicoli». Si fa sempre più complicata la convivenza tra il mondo agricolo e la fauna selvatica in provincia di Sondrio.

L’ultimo grido di allarme, e insieme di aiuto alle istituzioni, si è levato dall’assemblea “Orgoglio Coldiretti” che nella sede del Parco delle Orobie ad Albosaggia ha riunito gli imprenditori agricoli giunti da ogni angolo di Valtellina e Valchiavenna per chiedere soluzioni immediate alle criticità che il settore si trova ad affrontare. Un confronto cruciale, condiviso idealmente con le altre assemblee celebrate in tutta Italia (96 complessivamente), per un’organizzazione che fondata nel 1944 quest’anno festeggia i suoi primi ottant’anni. Accolti dal sindaco Graziano Murada a nome «di un paese profondamente e orgogliosamente rurale, dove i galli cantano» ha detto, e salutati dal presidente della Provincia Davide Menegola, gli associati insieme al direttore Giancarlo Virgilio e al presidente Sandro Bambini e ai tecnici di Coldiretti, della Fondazione Fojanini e del Consorzio sponda soliva hanno affrontato una serie di questioni dirimenti per il presente e per il futuro della Valle. Alcune anche di carattere prettamente tecnico.

Tra i temi dibattuti, la necessità di proteggere il territorio dall’invasione della fauna selvatica incontrollata, unica via per salvare il patrimonio agroalimentare. La proliferazione soprattutto di cervi e cinghiali secondo Coldiretti ha raggiunto numeri non più tollerabili mettendo a rischio le coltivazioni e la sicurezza nelle campagne «con danni anni - ha rimarcato il presidente Bambini - che non vengono rimborsati se non in minima parte e spesso dopo molti anni, con una situazione che ha portato molti addirittura a non denunciare gli attacchi subiti. Tra l’altro, i pochi indennizzi che arrivano non coprono mai il reale valore del prodotto distrutto o dell’animale ucciso. Per fare un esempio, un produttore di vino pregiato che ha avuto la vigna devastata da cinghiali si vedrà risarcire solo il semplice valore dell’uva».

Per questo l’organizzazione chiede misure urgenti di contenimento. «Speriamo che i piani in atto, come quello di Arcoglio, continuino – ha detto rivolto a Menegola -. Sappiamo bene che per consentire alle nostre istituzioni di intervenire devono cambiare le regole a livello europeo, ma il numero di animali selvatici è ormai insopportabile». I problemi maggiori derivano da ungulati e cinghiali. Questi ultimi, peraltro, sono il maggior pericolo anche per i cittadini: nel 2023 in Italia ci sono stati 170 incidenti stradali con morti e feriti causati proprio dall’impatto con cinghiali e altri animali selvatici, secondo l’analisi Coldiretti su dati Asaps, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente.

Ai danni alle coltivazioni si aggiunge poi l’allarme per la peste suina africana, la malattia non trasmissibile all’uomo che i 2,3 milioni di cinghiali oggi presenti sul territorio nazionale rischiano di diffondere nelle campagne, mettendo in pericolo gli allevamenti suinicoli sul territorio e, con essi, un settore che tra produzione e indotto vale circa 20 miliardi di euro e dà lavoro a centomila persone. Da qui la richiesta che rimbalza da nord a sud dalle assemblee Coldiretti di mettere un freno immediato alla proliferazione dei selvatici, dando la possibilità agli agricoltori di difendere le proprie terre. Mancano, infatti, i piani regionali straordinari di contenimento e strumenti normativi efficaci per difendere il territorio da una vera e propria invasione.

E poi c’è la preoccupazione per le sempre più frequenti incursioni da parte dei grandi predatori, a partire dal lupo. «La cultura metropolitana ci sta fagocitando al punto che i cittadini preferiscono i grandi predatori a noi agricoltori» ha detto Murada. «Un tema – ha ricordato Menegola – che deve fare i conti con i piani comunitari che troppo spesso non vanno incontro alle esigenze degli agricoltori».

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