Primaluna, l’arrivederci a Matteo

Tra i vessilli dell’Aido e tanti caschi in lutto

La folla si è stretta attorno alla famiglia. I suoi occhi ora danno luce a una ragazzina siciliana. Don Mauri ai giovani: «Un legame che non finisce»

Tanti, tanti giovanissimi, tanti volti solcati dalle lacrime di genuina e sincera amicizia nel giorno del dolore che ha abbracciato tutti.

Clima di grande commozione per salutare il “Piga” nella chiesa prepositurale dei Santi Pietro e Paolo piena all’inverosimile con moltissimi rimasti sul sagrato.

Amici dei paesi della valle, del trial di cui era tanto appassionato, compagni di scuola e docenti dell’Enaip di Lecco, l’istituto professionale che Matteo Pigazzi frequentava da tre anni, il gonfalone del Comune di Primaluna listato a lutto, voluto dal sindaco Mauro Artusi come segno di stretta vicinanza alla famiglia, una folla di gente di tutta la valle. Un lungo corteo e una sorta di abbraccio con tanti giovani che hanno fatto ala nella salita verso la chiesa.

Don Marco Mauri ha concelebrato le esequie e ha ricordato ai giovani: «Avete un legame che non finisce» . E all’uscita della chiesa un centinaio di caschi allineati in segno di lutto.

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