Il piccolo Liam era già caduto in casa

Ieri l’autopsia, atteso il responso

Una settimana prima della morte era stato ricoverato e poi dimesso era tornato con i genitori a Ballabio. Non ci sono persone indagate

L’autopsia sul piccolo Liam Nuzzo, il bimbo di 28 giorni trovato morto in culla dai genitori giovedì mattina, è stata eseguita dal medico legale Paolo Tricomi ma l’esito non è stato ancora stato comunicato agli inquirenti. Gli accertamenti dell’anatomopatologo, particolarmente complessi e delicati, sono ancora in corso e bisognerà attendere i prossimi giorni per venire a conoscenza dell’esito. E, da quanto è emerso, una settimana prima della morte, il piccolo Liam era già stato ricoverato in ospedale al Manzoni a seguito di una caduta in casa mentre si trovava in braccio alla madre. Un precedente che deve aver portato gli inquirenti a voler verificare attentamente le cause del decesso, anche se in passato la Procura di Lecco ha sempre disposto l’autopsia nei casi di morte in culla.

Il bimbo era rimasto ricoverato in osservazione per due giorni e poi era stato dimesso, le sue condizioni era state giudicate buone. Giovedì mattina il secondo ricovero e il decesso.

Leggete tutti i particolari nel servizio di Guglielmo De Vita sull’edizione odierna de La Provincia

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