Tariffa rifiuti, a Sondrio aumenti tra il 4% e il 5%

Rifiuti per le baite del Monte Rolla al 50%, il Comune di Sondrio adegua anche tutte le altre tariffe a carico dei cittadini, di sopra e di sotto con un aumento compreso tra il 4 e il 5%. Lo fa parametrando la Tari ai maggiori costi sostenuti e fatturati da Secam, la società interamente pubblica che si occupa della gestione del servizio di raccolta e smaltimento, sulla base cioè dei calcoli trasmessi dalla società a palazzo pretorio e fatti secondo le nuove regole Arera.

Risultato: i ritocchi all’insù nel capoluogo si aggirano per questo 2024 tra il 4 e il 5%, «comunque sotto il tasso dell’inflazione» come ha ricordato l’assessore al Bilancio Ivan Munarini in occasione dell’ultimo consiglio comunale in cui i nuovi costi della Tari sono stati deliberati insieme al regolamento.

Il Piano economico finanziario (Pef ) trasmesso da Secam con tanto di relazione e formule di calcolo utilizzate riporta una cifra di 3.938.101 euro più Iva per quest’anno, ovvero 4.541.321,30 e di poco più di 3,96 milioni di euro (più Iva) per il 2025. La cifra viene ripartita tra 2.408.822,50 (53,04%) per le utenze non domestiche e 2.132.498,80 euro per quelle domestiche.

Gli aumenti scontano i nuovi metodi di calcolo decisi da Arera e una differente ripartizione delle due componenti: aumentano i costi per la parte fissa, mentre diminuiscono quelli della parte variabile. Per fare un esempio una famiglia di tre persone che vive in una casa di 80 metri quadrati che nel 2023 pagava 220,61 euro, secondo le simulazioni quest’anno ne pagherà 227,16, poco meno del 3%. Oltre il 5,5% invece nel caso di abitazione occupata da una sola persona, mentre scende ad un aumento di meno del 3,5% quando ad occupare la casa ci sono poù di sei componenti.

Alle tariffe Tari deve poi essere sommato il tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene ambientale (Tefa), determinato dalla Provincia di Sondrio nella misura del 4%. Il pagamento della Tari potrà avvenire in due rate: la prima entro il 15 settembre, la seconda entro il 12 dicembre.

Sempre in tema di rifiuti, il consiglio comunale ha deliberato anche il dovuto per le zone di montagna a servizio stagionale, come appunto il Monte Rolla, l’unica montagna del capoluogo prevedendo, come già annunciato, l’innalzamento dal 30% al 50% della riduzione del costo del tributo nelle località Rolla Basso e Rolla Alto, Piastorba, Vesolo, Fo Baratta e Forcola. Per le utenze domestiche e non domestiche in località Ligari verrà invece applicata una riduzione del 30% poiché la raccolta viene effettuata con i cassonetti.

Una novità importante dopo che l’anno scorso, quando per la prima volta fu introdotto l’obbligo di pagamento del tributo anche per le abitazioni ad uso stagionale, i proprietarie delle baite pagarono il dovuto con l’esenzione del 30%, ma non senza protestare. Il Comune, anche sulla base dei calcoli effettuati, ha recepito le richieste dei cittadini. «Abbiamo incassato oltre diecimila euro all’anno – ha spiegato Munarini -, mentre la spesa è di circa 8mila, quindi la riduzione dal, 33 al 50% è del tutto possibile». Per i prossimi anni la misura delle riduzioni verrà stabilita sulla base dei calcoli effettuati da Secam.

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