«La Spinta della Formazione sul saper fare artigiano»

Stefano Micelli, docente a Ca’Foscari, guarda all’eccellenza del legno arredo: un primato da rafforzare sui mercati «La scuola e gli istituti tecnici superiori sono fondamentali per immettere nel settore le nuove tecnologie»

«Oggi nel settore del legno-arredo è necessaria una formazione centrata sulla soluzione dei problemi. I ragazzi si annoiano con corsi monotematici e staccati dal contesto produttivo». Lo afferma, fra l’altro, Stefano Micelli, docente di Economia e gestione delle Imprese all’Università Ca’ Foscari di Venezia, fondatore dello spin off Upskill 4.0 e responsabile scientifico di “Its 4.0”, progetto avviato nel 2018 dal Miur e sviluppato in collaborazione con il dipartimento di Management di Ca’ Foscari.

Professore, il design per l’arredo è in genere coperto per la formazione da corsi di laurea. Quali altri livelli di formazione possono sviluppare giovani talenti?

Il tema del progetto è di grande attualità. La cultura della progettazione non riguarda solo il mobile d’arredo bensì anche la sua comunicazione, la gestione del fine vita, la sostenibilità, il packaging, in quanto il progetto include dimensioni complementari rispetto alla produzione del manufatto in senso stretto. In proposito in Italia abbiamo eccellenti scuole pubbliche e private. Anche gli Its sono entrati in questo tipo di proposta formativa com’è il caso, ad esempio dell’Its di Meda, che ha un’eccellente dotazione di laboratori e che soddisfa la formazione in particolare di tutto ciò che è falegnameria. Nel professionale tecnologico c’è un’offerta formativa interessante. C’è inoltre una dimensione del progetto più manifatturiera e laboratoriale, che in Italia mancava e che ora è completata.

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