Una folla per l’addio a Simone e Nicholas
Gli amici straziati: «Siete i nostri angeli»

Cremeno Le bare l’una accanto all’altra in chiesa: «Noi esseri umani, quanto siamo vulnerabili»

Due bare, una accanto all’altra. L’Altopiano valsassinese si è fermato, questo pomeriggio, per tributare l’ultimo saluto a Simone Combi e Nicholas Combi. In tantissimi, infatti, hanno partecipato ai funerali dei due amici – 21 e 22 anni appena - morti nel grave incidente stradale avvenuto nelle prime ore di sabato, sul lungolago Piave di Lecco.

Sul sagrato e in strada

A stringersi attorno alle famiglie dei ragazzi è stata una vera e propria folla, tanto che il traffico in via Noccoli, a Cremeno, è stato diretto dall’Associazione nazionale carabinieri di Barzio e la chiesa Sacra Famiglia non è bastata a contenere tutti; così, in tanti hanno riempito la piazza e la via antistanti.

Soprattutto giovani e giovanissimi, tifosi del Lecco - di cui sia Simone che Nicholas erano grandi fan - ma anche amici dell’oratorio e dell’associazione sportiva “Stella Alpina”, di cui i due valsassinesi facevano parte.

Una celebrazione senza fronzoli, quella officiata da don Lucio Galbiati, responsabile della comunità pastorale “Maria Regina dei Monti”, che si è interrogato, durante l’omelia, sul dolore provato dalle mamme di Simone e Nicholas, Renata e Sonia, in questo momento: «Mi viene in mente l’immagine di Maria sotto la croce – ha commentato il sacerdote -. Una mamma è, per sua natura, legata al figlio da una responsabilità che non può cancellare dalla sua vita, ossia quella di far sì che il male non possa sfiorarlo. Per questo, quando un figlio muore, nell’essere della madre avviene una lacerazione difficile da riparare. Cerchiamo allora di fare nostri i sentimenti che Maria ha provato guardando Gesù in croce. Se il cuore si affligge, è giusto che sia così – ha proseguito don Lucio - La fede, però, sostiene il nostro cuore e guarda più in là di questo distacco: Simone e Nicholas risorgeranno».

Tanti anche i ricordi degli amici dei due ragazzi, nati e cresciuti a Cassina Valsassina. Proprio qui, peraltro, Simone aveva continuato a risiedere, mentre Nicholas si era da poco trasferito nella vicina Maggio, frazione di Cremeno.

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