Nuova vita per la strada della Culmine
Ci vuole un milione, presto l’appalto

Moggio La Provincia ha approvato il progetto definitivo, il finanziamento dalla Regione

Approvato dagli uffici della Provincia di Lecco il progetto definitivo per la massiccia opera di messa in sicurezza della strada della Culmine di San Pietro (un milione di euro la spesa). Opera che è stata dichiarata di «pubblica utilità», pertanto l’area interessata dai lavori che ricade su terreni privati deve essere espropriati.

La Provincia di Lecco ha delegato il Comune di Moggio a procedere in tal senso. Un passo burocratico necessario affinché si possa procedere alla realizzazione di importanti opere su questa arteria viabilistica, la strada provinciale 64, che si estende dalla Valsassina alla Provincia di Bergamo su un tracciato di circa 16 chilometri.

Accordo bonario

A questo proposito, il sindaco di Moggio, Andrea Corti, riferisce buone notizie proprio sul tema degli espropri: «Sono già stati definiti gli accordi con i proprietari delle aree che saranno interessate al cantiere: sono disponibili a cederle attraverso un accordo bonario, senza ricorrere ad esproprio forzoso».

Sui tempi, il primo cittadino non ha ulteriori notizie da Villa Locatelli: «I prossimi passi - spiega ancora Corti - saranno l’approvazione del progetto esecutivo e la pubblicazione del bando per assegnare i lavori all’impresa che presenterà la migliore offerta. Passaggi che non competono al Comune, ma alla Provincia, spero comunque che, entro la prossima estate, si potrà aprire il cantiere sulla strada della Culmine».

Rete di placcaggio

Le opere da eseguire sono contenute nel progetto redatto dallo “Studio InGeo Studio Associato di Ingegneria e Geologia” di Lecco. «I lavori da realizzare consistono nel ripristino della sede stradale, attualmente limitata ad una corsia all’altezza del chilometro 6 della 64 Prealpina Orobica, con un allargamento verso monte, il versante verrà consolidato attraverso la posa di una rete di placcaggio. Si osserva infatti un importante cedimento della banchina e della corsia a valle della strada in corrispondenza di una curva: per ripristinare il sostegno della carreggiata è in programma la costruzione di una “scogliera” e il ripristino della banchina.

Opere che, come accennato, hanno un costo decisamente “importante”: «Un milione di euro - conclude il sindaco Corti - che il nostro Comune e quello del paese confinante, Cassina Valsassina, pure parzialmente interessato dal progetto, non hanno certo in cassa. Ringrazio la Regione per l’erogazione di questo importo e la Provincia che si sta occupando di tutte le procedure».

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