«Introbio entri da subito nella fusione tra Cortenova e Primaluna», promossa una raccolta firme

Una raccolta di firme per chiedere che anche Introbio entri da subito nella fusione tra Cortenova e Primaluna. L’iniziativa è di un gruppo di cittadini: «Sappiamo che i due comuni sono partiti ed è legittimo. Ci hanno detto – spiega il portavoce Michele Buzzoni - che partire con più comuni sarebbe stato più difficile perché se in uno vinceva il no al referendum, il progetto falliva. Era iniziato a cinque ma la Regione ha consigliato questo sistema. Da parte del comune di Introbio il pericolo non c’è perché c’è già un numero di firme di persone, oltre 300, che voterebbero il sì».

Come è stato detto, per gli altri comuni c’è la possibilità di entrare dopo, mediante l’incorporazione: «Vogliamo entrare subito anche noi perché le incorporazioni, nel futuro, non avverano più. L’amministrazione del nuovo comune fuso sarà d’accordo? - è la domanda – Nessuno ci dà oggi la garanzia.».

La raccolta è partita porta a porta e domenica c’è stato il primo banchetto pubblico anche se i tempi stringono. «Siamo partiti tardi – ammette Buzzoni – ma appena abbiamo saputo della fusione. Per il bene della collettività si può congelare tutto e riprendere con un nuovo progetto. Per il bene della Valsassina. Domenica i cittadini hanno chiesto di spiegare come funziona la fusione, la vogliono e vogliono essere informati. Ad Introbio non si è mai parlato di fare un incontro pubblico sul tema».

L’informazione è fondamentale in un progetto del genere e Buzzoni ha partecipato al primo incontro a Cortenova. «I due sindaci sono partiti con il progetto ma non hanno chiesto alla popolazione per capire quale era l’orientamento. Hanno detto che il futuro della valle è importante ma hanno fatto tutto in quattro mesi. - annota Buzzoni che si è documentato ed aggiunge – Saremo i primi in Italia a fare una fusione l’anno prima e a fare poi l’incorporazione degli altri comuni».

Le firme raccolte saranno depositate nei tre comuni (Cortenova, Primaluna ed Introbio), in Comunità montana ed inviate per conoscenza anche alla Regione.

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