Finalmente la neve ad Artavaggio
Ma non è ancora sufficiente

Moggio Non è possibile mettere in funzione i quattro tapis-roulant della stazione sciistica, si spera nelle precipitazione previste oggi e domani - «Necessario un bacino artificiale»

È arrivata la neve ad Artavaggio, anche se non è abbastanza per aprire i tapis-roulant. Era attesa ormai da giorni, sin da quando, lo scorso 26 dicembre, la funivia che da Moggio conduce ai Piani era tornata a essere operativa, con qualche settimana di ritardo a causa di lavori straordinari che avevano fatto slittare la riapertura.

Famiglie in alta quota

Finalmente, rifugisti e operatori della nota località montana si sono svegliati con il tanto agognato manto bianco a ricoprire i prati; quella neve che, complice il rialzo delle temperature del mese di dicembre, sembrava ormai essere un miraggio, soprattutto mancando, ad Artavaggio, un bacino di innevamento artificiale come invece c’è ai Piani di Bobbio.

Nonostante, però, le precipitazioni nevose di questa settimana, non è ugualmente stato possibile mettere in funzione i quattro tapis-roulant della stazione sciistica, tre per i tre brevi e facili pendii, adatti ai principianti e ai bambini, uno invece per chi vuole scivolare sulla neve con slittino, bob e gommoni.

«Prima che nevicasse, lunedì, la gente non saliva», spiega Giacomo Vergani, presidente dell’associazione Arta, l’associazione per rilanciare e valorizzare i Piani di Artavaggio. «Per fortuna, anche se non si è trattato di nevicate abbondanti, già solo vedere il paesaggio imbiancato fa la differenza: tante famiglie, infatti, complici anche queste giornate di festa prima dell’Epifania, hanno deciso di raggiungere Artavaggio con slittini e bob dall’inizio della settimana, frequentando i rifugi e animando la località».

Bob e “padelle”

Sempre più necessaria, secondo Vergani, la neve artificiale: «Se ci fosse, non ci troveremmo in questa situazione e i tappeti potrebbero funzionare tranquillamente». Nonostante il parere contrario di numerose associazioni ambientaliste, tra cui anche i circoli di Legambiente Lario Orientale e Lecco, procede infatti il dialogo tra il Comune di Moggio con Regione Lombardia proprio per quanto riguarda il progetto degli impianti di innevamento artificiale ai Piani, in fase di definizione.

Nel frattempo, la stagione invernale 2023-2024 dovrà proseguire senza neve finta, sfidando cambiamento climatico e innalzamento delle temperature medie. «Le piste comunque sono piene di bob e di “padelle”, in questi giorni – racconta Massimo Aluvisetti, gestore del rifugio Sassi-Castelli –. La neve non è tantissima, però ai turisti piace anche così, soprattutto trattandosi di numerose famiglie con bambini. Il nostro rifugio sta lavorando tanto, come penso anche gli altri, attendiamo però che arrivi più neve, affinché i tappeti entrino in funzione». E ulteriori precipitazioni sono infatti attese nei prossimi giorni e, in particolare, nella giornata di oggi e di domani, con la speranza che si tratti, questa volta, di una nevicata abbondante.

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