Riqualificazione del «De Coubertin» di Oggiono, presentato il progetto

Il progetto della riqualificazione del centro sportivo “De Coubertin” è stato presentato l’altra sera dal sindaco, Chiara Narciso, alla commissione comunale. L’amministrazione - è stato preannunciato - è disposta a metterci mezzo milione di euro, in sei anni, sul milione 200.000 euro totali che costituiscono l’intervento, di cui oltre 900.000 dovuti a lavori veri e propri (il resto, per Iva e spese accessorie). L’attuazione e poi la gestione ventennale e la manutenzione - saranno a carico del partner privato che ha presentato il progetto e, con esso, la richiesta di procedere col project financing: si tratta di Tps Spa, poi divenuta”Capital Padel Srl” e un’altra novità emersa è che la proposta porta la firma anche dal Rugby Club di Oggiono.

Il motivo per il quale il Comune è disposto a compartecipare coi 90.000 euro l’anno è stata chiarita dal sindaco: «Così possiamo attingerli dal bilancio destinato agli investimenti, inoltre abbiamo buone probabilità di coprirli anche attraverso bandi regionali oppure col Conto energia del Gestore governativo, dato che la riqualificazione degli impianti sarà ecosostenibile. Viceversa, un canone annuo e manutenzioni periodiche andrebbero sotto la voce “spese correnti” per le quali il bilancio municipale è sempre in difficoltà».

Ulteriore sorpresa emersa l’altra sera è la tempistica dell’iter: non si concluderà affatto col pronunciamento del consiglio comunale, che lunedì prossimo, 8 aprile, verrà chiamato a dichiarare la pubblica utilità dell’opera. Pertanto, a causa delle imminenti elezioni, sarà la prossima amministrazione a dover giocare quasi tutta la partita: anzi - per restare a tema - un intero campionato, infatti sarà solo dopo la dichiarazione di pubblica utilità che il partner potrà predisporre e presentare il progetto definitivo, dal cui computo metrico emergerà la correttezza dei preventivi e la coerenza della proposta ma, per di più, spetterà alla nuova amministrazione anche fissare in modo dettagliato ogni aspetto del capitolato «per evitare - ha sintetizzato la Narciso - di ritrovarci con le finestre del bricolage mentre ci aspettavamo quelle coi vetri a tripla camera. Oggi abbiamo, infatti, solo una stima sommaria dell’ investimento».

Con l’approvazione di lunedì in consiglio, la palla passerà da un lato a Capital Padel e, dall’altro, a chi presto vincerà le elezioni e dovrà affrontare la valutazione del piano economico finanziario e persino quale strada intraprendere: l’orientamento dell’attuale amministrazione è parso l’altra sera quello di considerare il preventivo compatibile col decreto del 2021 secondo cui, entro la soglia del milione di euro di lavori, l’affidamento può avvenire in modo diretto, mentre la via maestra dei project financing è un’altra e prevede che il progetto vada a gara d’appalto con prelazione per il soggetto che lo ha ideato il quale, se altri concorrenti offrissero di meglio, si vede garantita la facoltà di recepire tali migliorie nel proprio progetto e di aggiudicarsi l’appalto ugualmente, altrimenti può lasciare campo libero.

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