Costruiscono una chiesa in Perù:
l’impresa dei coniugi Ripamonti

I coniugi barzaghesi Pierangelo Ripamonti e Teresi Bossini hanno portato a termine la missione di restituire la chiesa alla popolazione di Cutervo, in Perù. Come i due cooperanti dell’Operazione Mato Grosso fanno sapere, «la messa di Pasqua ha potuto essere celebrata direttamente nella nuova chiesa, anche se non è completamente ultimata. La gente si è molto commossa, dato che da 6 anni la chiesa precedente era caduta. È stata quindi officiata proprio una gran bella cerimonia».

Già in precedenza gli abitanti avevano deciso di rendere omaggio - in modo peraltro molto originale - all’impegno di Ripamonti: lo scorso Carnevale lo avevano raffigurato in cartapesta, formato gigante, in camicia rossa e occhiali neri, e lo avevano portato in sfilata per le vie della città. Lo striscione diceva: «Ha aiutato Cutervo e la sua gente a stare cosí più vicino a Dio». Pierangelo Rigamonti già aveva costruito una cattedrale a Chimbote, per la cui inaugurazione - come si ricorderà, alla presenza delle più alte cariche religiose e civili del Paese e del segretario di Stato vaticano - lo aveva raggiunto in Perù una delegazione di barzaghesi guidata dall’allora sindaco Mario Tentori. «La situazione socio-politica a seguito della crisi economica generata dalla pandemia - hanno fatto sapere i coniugi barzaghesi - ha fatto maturare la decisione di lasciare la zona di Chimbote (sulla costa, dove eravamo prima) per trasferirci all’interno, sulle Ande. Si tratta del diciottesimo trasloco in 28 anni». L’Operazione Mato Grosso è un movimento di volontariato gratuito di ispirazione cattolica, nato in Val Formazza (Verbania) nel 1967, da un’intuizione di don Ugo De Censi. Un gruppo di giovani decise di andare in Brasile, nello stato del Mato Grosso, a Poxoreo, per costruire una scuola e un ambulatorio medico. Attualmente, da anni, i volontari prestano la loro opera in Perù, Ecuador, Brasile, Bolivia.

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