Autismo nella prima infanzia: fa centro la cena per raccogliere fondi

“La ricerca è servita” è stato l’azzeccatissimo slogan della cena di gala della Nostra Famiglia, che si è tenuta l’11 aprile a Bosisio Parini e che ha permesso, dalle 130 persone partecipanti, di raccogliere ben 52.000 euro grazie all’alta cucina dello chef Theo Penati e per finanziare un nuovo progetto di ricerca sull’autismo nella prima infanzia, il cui obiettivo è capire come entrano in sintonia le attività cerebrali dei bimbi e dei loro genitori.

La ricercatrice Valentina Riva, referente dell’area autismo del babylab dell’Irccs Medea spiega: «Le ricerche più recenti hanno mostrato che i bambini con autismo quando interagiscono con i propri genitori manifestano alterazioni neurali che sembra siano associate alle successive difficoltà sociali, linguistiche e comunicative. La maggior parte di questi lavori si basa però sullo studio delle risposte neurali del singolo bambino, un approccio lontano da una reale interazione sociale. Per questo motivo il nostro babylab si propone di studiare l’attività cerebrale del bambino piccolo e del genitore attraverso un nuovo approccio, chiamato “hyperscanning”, che permette di analizzare simultaneamente l’attività cerebrale di due o più individui in relazione. Potremo così far luce sui meccanismi neurali sottostanti alla complessità delle relazioni sociali genitore-bambino».

Ospite d’onore dell’evento è stato Andrea Lanfri, trentasette anni, toscano di Lucca, la cui vita è cambiata nell’inverno 2015 per una meningite fulminante con sepsi meningococcica: Lanfri ha raccontato come, nonostante l’amputazione delle gambe e di sette dita delle mani, sia riuscito nell’impresa di scalare il Monte Bianco e sia stato il primo atleta con più amputazioni a conquistare l’Everest. La direttrice generale regionale Francesca Pedretti e il direttore regionale operations Ivan Snider hanno illustrato l’impiego dei fondi raccolti lo scorso anno per finanziare lo Spazio Rap - Riabilitazione autismo in età prescolare, dove opera un servizio dedicato a 150 bambini tra i 3 e i 5 anni con diagnosi di disturbo dello spettro autistico. Il progetto ha consentito il rinnovamento del 5° padiglione, che ora è totalmente sostenibile grazie alla posa di 100 kw di pannelli solari.

La cifra raccolta è stata frutto della vendita all’asta delle maglie autografate di Federica Brignone, Rafael Leao, Federico Di Marco e Manuel Locatelli oltre a due magnum di prestigio (Cà del Bosco Jeroboam Cuveè Prestige Franciacorta 3 LT omaggio a Robert Kubica, La Versa Testarossa Jeroboam annata 1990 Blanc de Noirs 3LT). «Sono molto soddisfatto per l’amicizia che il territorio ha dimostrato nel rispondere al nostro appello – ha dichiarato il responsabile della raccolta fondi Giovanni Barbesino - Ringrazio Theo Penati e Andrea Lanfri, il presidente di ACInque Energia Giuseppe Borgonovo, la vicepresidente del gruppo Pellegrini Valentina Pellegrini, il Ceo del consorzio Oltrepo Umberto Callegari, tutte le aziende che ci sostengono con prodotti e premi e il personale che ha operato per la buona riuscita della serata. Ringrazio moltissimo anche i nostri studenti dei centri di formazione professionale di Bosisio Parini e Castiglione Olona, che hanno curato l’allestimento dei tavoli e della sala»

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