Morte di Carlo Fumagalli, un anno all’autista di 82 anni

Condannato con rito abbreviato l’anziano monzese che investì e non soccorse l’uomo di 87 anni di Cernusco

Un anno di condanna per l’82enne di Ronco Briantino che un anno fa investì e uccise l’alpino Carlo Fumagalli. Era il tardo pomeriggio dell’8 gennaio 2023, attorno alle 17, quando Fumagalli, 87 anni di Cernusco, stava attraversando via Como a Merate, all’altezza del bar il Girasole. Negli stessi istanti sopraggiungeva una Fiat Stilo, che procedeva verso Cernusco, guidata da un uomo residente nel Monzese. La strada e l’attraversamento pedonale su cui Fumagalli stava camminando erano illuminati, anche se una pioggia battente peggiorava le condizioni di visibilità. L’impatto è avvenuto a una velocità sostenuta. Subito dopo la Fiat Stilo si era allontanata nonostante uno specchietto danneggiato, mentre il cittadino cernuschese era rimasto esanime a terra, con gravi lesioni alla testa e al torace. I soccorsi erano stati vani, ed era dunque stato constatato il decesso.

L’anziano monzese era tornato sul luogo dell’incidente dopo una ventina di minuti. Aveva raccontato alle forze dell’ordine di non essersi accorto dell’investimento, ma di essersi reso conto di quanto accaduto solamente dopo aver visto l’auto danneggiata.

Nella mattinata di ieri Procura di Lecco ne ha chiesto e ottenuto la condanna a un anno, pena sospesa, al termine di un procedimento con rito abbreviato. Carlo Fumagalli non aveva né figli, né moglie, né fratelli. I parenti più stretti, tra cui alcuni cugini di primo grado, sono stati assistiti da Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime della strada.

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