Caterina, l’alfiere brianzola della Repubblica che sogna di fare l’infermiera

Caterina Contento, 18 anni, è alfiere della Repubblica. Il prossimo 13 maggio al Quirinale, il presidente Sergio Mattarella le conferirà l’importante onorificienza insieme ad altri 28 giovani tra i 18 e i 25 anni, scelti perché promuovono i valori fondamentali della Repubblica italiana, come la solidarietà, il coraggio, la responsabilità sociale e il rispetto dei diritti umani.

Caterina, unica lombarda, è stata prescelta tra i tanti candidati «per la determinazione e la forza trainante con cui si impegna come volontaria in numerose attività a tutela dell’ambiente».

Attività svolte soprattutto nell’ambito della Croce Rossa di Villasanta, dove presta servizio da un paio di anni nel gruppo giovani. Insieme ad altri coetanei, in questi due anni, ha infatti svolto «ricerche sull’impatto ecologico della cementificazione» che hanno sensibilizzato sulla questione tanti suoi coetanei».

«Sapevo di essere stata candidata - racconta la giovane montevecchina - ma ero convinta che non mi avrebbero mai scelta. Solitamente, non credo molto nelle mie capacità. Qualche giorno fa, invece, mia madre è venuta da me con un sorriso raggiante e ho capito che aveva una notizia positiva. Quando mi ha detto che ero stata nominata alfiere della Repubblica, mi sono commossa».

Passata la gioia, leggendo la motivazione, in Caterina è scattato il momento della consapevolezza. «Mi ritrovo nelle qualità che mi vengono riconosciute. Quando faccio qualcosa in cui credo, ci metto il cuore. Se mi dedico a una questione che mi appassiona, i miei amici dicono che ho negli occhi una luce così intensa che spinge anche loro a interessarsi. È un tratto del mio carattere e ne sono contenta».

Il riconoscimento attribuitole dal presidente Mattarella è frutto del suo impegno a favore dei più giovani. «Quando sono entrata in Croce Rossa, dopo avere fatto il corso base, non potevo svolgere molte attività. Mi sono allora dedicata come altri al sociale e ai bambini. Insieme a loro, quindi, ho promosso attività legate all’ambiente di cui sono appassionata fin da piccolissima. Mio padre mi ha ricordato che quando avevo appena tre anni ho partecipato insieme alla mia famiglia a una protesta contro il rischio di vedere trivellato il parco del Curone per cercare petrolio. E negli anni, il mio interesse per l’ambiente è cresciuto sempre di più».

Caterina si dedica tuttavia anche al altre attività legate al suo ruolo in Croce Rossa. «Con gli altri giovani dell’associazione, durante i gazebo, ci occupiamo di fornire ai cittadini informazioni sui corretti stili di vita, proponendo anche veloci esami. Oggi sono iscritta all’indirizzo per la sanità e l’assistenza sociale all’istituto Fumagalli di Casatenovo. Che cosa vedo nel mio futuro? Sicuramente un lavoro in ambito sociale. Magari farò l’infermiera».

© RIPRODUZIONE RISERVATA