Vernice rossa contro la Fiocchi munizioni: due denunciati

C’è un comasco residente in centro, 30 anni, tra i due denunciati dalla polizia stradale di Lecco per l’imbrattamento con vernice rossa avvenuto alla Fiocchi Munizioni, di Lecco e che, secondo quanto sostenuto da Ultima Generazione, «ha continuato a produrre e fabbricare materiale bellico per i militari ignorando il genocidio in corso in Palestina» (affermazioni già smentite dalla Fiocchi).

Nel corso del raid compiuto a scopo dimostrativo, gli attivisti avevano deturpato l’ingresso, sono stati quindi indagati a piede libero per deturpamento e imbrattamento di edifici in concorso. Era stato anche acceso un fumogeno.

Sul posto erano arrivati gli agenti della Polstrada che avevano identificato due dei tre attivisti, visto che la terza complice - una ragazza - si era allontanata in precedenza. Così nei guai sono finiti il comasco, 30 anni, residente in città, e l’amico che arrivava da Civitavecchia, pure lui di 30 anni. La segnalazione è finita ovviamente sul tavolo della procura di Lecco. Ad essere ricoperto di vernice rossa era stato il logo dell’azienda.

L’azione rientra - secondo il comunicato di Ultima Generazione - nell’ambito delle campagne di “Palestina Libera”. «La campagna Palestina Libera chiede al governo di rispettare l’articolo 11 della Costituzione italiana, che ripudia la guerra, fermando l’invio di armamenti ad Israele», avevano gridato gli attivisti.

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