Depuratori, Lecco virtuosa. Non ci saranno multe dall’Unione Europea

Depuratori? Lecco si dimostra ancora una volta virtuosa. Nonostante l’infrazione europea aperta con deferimento alla Corte di giustizia dell’Unione europea (da parte della Commissione) e la lettera di costituzione in mora all’Italia datata giugno 2018 (ribadita a luglio 2019), Lecco ha fatto il suo dovere pur essendo, in origine, tra i 29 depuratori lombardi (due lecchesi: quello di Valmadrera-Oliveto e quello del Centro Lago a Pradello di Bellano), “sotto accusa”. Ma da quel 2018 di strada ne è stata fatta tanta e per questi due depuratori, che raccolgono le acque reflue urbane prodotte da un equivalente di circa 78mila abitanti (69mila su Valmadrera e afferenti e altri 8mila su Bellano), i lavori di adeguamento sono già stati svolti per tempo da Lario Reti Holding. Il che vuol dire togliere dalla valutazione per un’eventuale “multa” europea, i 9 milioni di euro di lavori svolti da Lecco (dei 170 di investimenti che avrebbero dovuto essere fatti in tutta la regione). Nel lecchese sono stati fatti i lavori prescritti mentre rimangono sotto osservazione 15 siti in provincia di Brescia, 4 a Pavia, 3 a Como, 3 a Varese, 2 a Bergamo, uno a Cremona.

Si va dal collettamento di acque prima non raccolte, al trattamento e depurazione di acque già collettate. D’altronde il trattamento delle acque reflue urbane, prevede, in sede Europea, che si debba avere una rete fognaria per tutti i paesi con almeno 2mila abitanti che possono far da soli o, come dimostrato dai lavori fatti per Valmadrera, conferire le loro acque a un depuratore “esterno” (al paese) che le raccoglie e tratta. I lavori al collettore fognario in località Pradello di Bellano sono finiti già da quasi tre anni (maggio 2021), mentre a Valmadrera-Oliveto Lario il collettamento dei reflui della sponda Est del triangolo lariano è terminato l’anno scorso, a maggio 2023.

Vincenzo Lombardo, Direttore Generale di Lario Reti Holding è soddisfatto: “Gli investimenti messi in campo negli anni per superare o prevenire le infrazioni europee sono stati per noi ingenti. Subito dopo l’affidamento ventennale del servizio ci siamo impegnati, con 7,3 milioni di euro in opere, a risolvere i problemi legati ad infrazioni già esistenti e pendenti sugli agglomerati di Calco, Calolziocorte, Carenno, Torre de’ Busi, Airuno e Brivio. Negli anni successivi abbiamo inoltre lavorato duramente per adeguare reti e impianti attenzionati dall’Unione Europea – ma non ancora oggetto di infrazione – quali, ad esempio, i depuratori di Lecco e Premana, la fognatura del centro storico di Mandello del Lario, gli scarichi in località Pradello a Bellano e, soprattutto, il collettamento della fognatura di tutta la sponda est del triangolo lariano (da Civenna di Bellagio a Parè di Valmadrera) verso il depuratore di Valmadrera, intervento dal valore totale di circa 9 milioni di euro.”

Insomma: la depurazione nel lecchese non costerà né multe né “rimproveri” europei a Regione Lombardia e allo stato italiano.

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